Vivi e scopri la Calabria, gli studenti di Catanzaro alla scoperta del centro storico di Crotone
Tra mura bizantine, stretti e vicoli un viaggio nella storia
Il centro storico di Crotone, con le sue mura bizantine, gli stretti e i vicoli antichi, è stato protagonista giovedì scorso di una tappa significativa del progetto “Vivi e scopri la Calabria”, iniziativa regionale che coinvolge studenti provenienti da diverse scuole della regione. Per questa edizione, il Consorzio Jobel e l’associazione Anna Derbyshire Project, in collaborazione con V-Mayor, hanno guidato cinquanta ragazzi degli istituti tecnici di Catanzaro e Catanzaro Lido alla scoperta delle piccole realtà del territorio crotonese.
A raccontare l’esperienza è Alessandra Basso, referente del progetto, che spiega come l’iniziativa permetta agli istituti scolastici di far viaggiare i propri studenti verso altre province della Calabria per conoscere da vicino luoghi spesso a pochi chilometri da casa, ma poco esplorati. “Sono cinque giorni di viaggio, questo era il quarto. I ragazzi arrivano da cinque scuole, sono tutti catanzaresi e stanno vivendo un percorso che li porta a entrare in contatto con le diverse identità delle comunità locali”, racconta.
La tappa a Crotone ha offerto agli studenti una vera immersione nella storia. Attraversando il dedalo di vicoli che si snodano tra le mura antiche, i giovani hanno potuto osservare da vicino ciò che resta della città bizantina e medievale. Molto interesse è stato rivolto agli elementi della Magna Grecia, un tema che li accompagna fin dall’inizio del percorso, iniziato a Capocolonna. “Per ogni luogo che visitiamo c’è sempre un legame profondo con la storia del territorio. I ragazzi fanno tantissime domande, sono curiosi, affamati di conoscenza”, aggiunge Basso.
Il progetto ha già portato gli studenti a Santa Severina, Monte Fuscaldo, Sovereto, mentre venerdì la tappa conclusiva li condurrà alle Castella. La giornata nel centro storico crotonese è stata però una delle più suggestive, grazie alla possibilità di camminare in uno dei contesti urbani più antichi della Calabria, tra scorci unici e testimonianze di epoche diverse.
“Molti di loro non avevano mai visto questi luoghi nonostante fossero così vicini. La loro meraviglia è stata la nostra più grande soddisfazione”, conclude Basso.