(VIDEO) Wineland 2025 debutta e cresce: 35 aziende e apertura nazionale
A cinque anni dal debutto, la kermesse cresce nei numeri e nell’indotto turistico: inaugurazione da record il giorno di Santo Stefano
Wineland torna a Crotone e lo fa con numeri che confermano una crescita costante. Alla prima edizione, nel 2021, furono tredici le aziende partecipanti, tutte legate al territorio della DOC Cirò Marina. Oggi, giunti alla quinta edizione, sono 35 le cantine presenti, con realtà provenienti non solo dalla provincia crotonese e dalle altre aree della Calabria, ma anche da fuori regione, grazie all’adesione di aziende nazionali inserite nei cataloghi specialistici del settore.
L’evento, organizzato da APS Somewhere con il patrocinio del Comune di Crotone, si è aperto il 26 dicembre sotto la tensostruttura di corso Vittorio Veneto. Una scelta non casuale: il giorno di Santo Stefano coincide con la data della prima edizione, un ricordo fortunato che ha spinto a ripartire proprio da qui. E il pubblico ha risposto oltre ogni aspettativa, con un’affluenza superiore al previsto per la tre giorni di degustazioni e convivialità.
«In realtà abbiamo scelto questa data perché la prima edizione iniziamo proprio il 26 dicembre e fu un’edizione molto fortunata, molto partecipata» racconta Raffaele Nebbioso, dell’associazione Somewhere. «C’è turismo di ritorno di gente che torna a Crotone e trova una città viva, accesa. Ma ci sono anche visitatori da fuori provincia: molti B&B hanno registrato prenotazioni per Wineland. Per noi è motivo d’orgoglio, il nostro obiettivo è portare un bacino d’utenza diverso dal solito, creare indotto».
Lo stesso Nebbioso ricorda, con una punta di emozione, quanto fosse diversa la prima manifestazione: «Facebook oggi mi ha ricordato la prima edizione, solo in piazza Mercato, con tre banchi degustazione e tutti i vini su un unico banco. Oggi invece abbiamo 35 aziende che espongono singolarmente. Sono cresciuti i numeri, è cresciuto Wineland, tanta crescita».
La manifestazione conferma l’ambizione di diventare una vetrina del vino calabrese e non solo. Oltre alle cantine del Cirò, del Lametino e del Cosentino, quest’anno sono arrivate aziende dal Nord Italia. Presenti anche FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e Assoenologi, insieme a produttori, professionisti e istituzioni che hanno condiviso momenti di confronto su qualità, tecniche di fermentazione, gestione dei vigneti e identità vinicola.
Non solo stand e calici: la prima serata ha offerto masterclass, momenti divulgativi e musica. Grande il lavoro dietro le quinte, soprattutto grazie all’impegno dei tanti giovani coinvolti nell’organizzazione. L’obiettivo rimane quello di valorizzare il vino del territorio, raccontarlo e farlo conoscere anche a chi arriva da regioni con tradizioni vitivinicole differenti.