(VIDEO) Un detenuto non è il suo errore: Natale di condivisione nella casa circondariale di Crotone

Messa, musica e il pranzo “L’ALTra cucina… per un pranzo d’amore”: una mattinata di riconciliazione, sapori di casa e umanità

A cura di Redazione
18 dicembre 2025 14:11
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Un detenuto non è il suo errore. È il messaggio emerso stamane presso la casa circondariale di Crotone, dove si è vissuta una mattinata fatta di speranza, amore e riconciliazione, nel segno del Natale. L’iniziativa si è aperta con la Santa Messa, celebrata dal cappellano don Oreste Mangiacapra, seguita da un momento di convivialità che ha coinvolto detenuti, volontari e operatori dell’istituto.

Musica, condivisione e solidarietà hanno scandito le ore successive. Sul palco Franco Stumpo, per la prima volta all’interno della casa circondariale, ha portato le voci e i successi di Renato Zero e Cristiano Malgioglio, mentre Vittorio Rocca, accompagnato dalla sua chitarra, ha raccontato storie e regalato emozioni. Gli ospiti della casa circondariale hanno cantato insieme agli artisti, battuto le mani, partecipato attivamente allo spettacolo, scambiandosi e ricevendo gli auguri di Natale, ricevendo parole belle anche da Ercole Villirillo, il quale ha ricordato che per tutti "il cielo è sempre aperto, e dobbiamo ricevere l'amore di Gesù".

A seguire, Pranzo natalizio e atmosfera di festa per l’iniziativa “L’ALTra cucina… per un pranzo d’amore”, pensata proprio per la popolazione detenuta. Il Pranzo di Natale, preparato dallo chef stellato Ercole Villirillo insieme al suo staff e con il coinvolgimento diretto dei detenuti impegnati in cucina, ha riportato in tavola i sapori di casa, quelli capaci di non far sentire lontani dalla propria famiglia: salumi, parmigiane, arancini di riso, ’nduja con patate, polpettine di carne, polpettine di melanzane, maccheroncini al ragù come una volta, carne e patate, per chiudere con tiramisù e susumelle.

L’evento è stato promosso dall’Associazione Prison Fellowship Italia Onlus, che dopo la positiva esperienza del dicembre 2024 ha replicato anche quest’anno grazie all’impegno dei suoi volontari. Un lavoro reso possibile dall’accoglienza e dalla collaborazione della direzione dell’istituto, con il direttore Maria Stella Fedele, il comandante Claudio Caruso, il vice comandante Francesco Caruso, la funzionaria pedagogica Giusy Biscuso, e con la presenza di Marco Adamo, coordinatore del Rinnovamento nello Spirito Santo. Presente anche il Garante dei diritti delle persone detenute Pantaleone Sulla.

Per Franco Stumpo si è trattato di un debutto assoluto in carcere: «È la prima esperienza, sono stato coinvolto molto amichevolmente dal collega Vittorio Rocca e sono davvero contento di essere qui. Renato Zero e Malgioglio sono i miei cavalli di battaglia, mi sembrava giusto portarli oggi». Diversa, ma non meno sentita, l’emozione di Vittorio Rocca, da anni vicino a iniziative di questo tipo: «Non è la prima volta, sarà la quinta o la sesta. Si torna sempre molto volentieri a portare un po’ di allegria a persone che stanno vivendo un momento particolare della loro vita. La cosa più bella è che quando esci da qui sei tu a ringraziare loro, perché è un’esperienza che ti porti dentro per tutto l’anno».

Un ringraziamento è stato rivolto anche ai volontari e ad Adriano Ruggiero, per il supporto all’iniziativa. Presente Marco Adamo del Rinnovamento nello Spirito Santo, che ha ricordato il significato dell'iniziativa di questa mattina: «È un appuntamento che portiamo avanti dal 2014. Nessuno può essere considerato solo il suo errore. Questo pranzo ha un condimento speciale, che è l’amore. Un amore che nasce nelle famiglie, ma che può essere sperimentato anche qui, grazie a chi fa da ponte tra il mondo esterno e quello interno e grazie al personale dell’istituto. Che sia davvero un Natale di inclusione, pace, riconciliazione e amore».

Danilo Ruberto

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