(VIDEO) Scavi a Capo Colonna, Aversa: ''Ci aspettiamo delle ulteriori novità''

Gli scavi archeologici presso la Colonna di Capo Colonna, condotti dalla Scuola Superiore Meridionale con la partecipazione di studenti e dottorandi, stanno rivelando aspetti affascinanti della storia...

A cura di Redazione
06 agosto 2024 07:30
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Gli scavi archeologici presso la Colonna di Capo Colonna, condotti dalla Scuola Superiore Meridionale con la partecipazione di studenti e dottorandi, stanno rivelando aspetti affascinanti della storia locale. Venerdì 2 agosto, un numeroso pubblico , sotto un sole cocente all’ombra della Colonnna di Capo Colonna, ha ascolotato le spiegazioni di Carlo Rescigno, professore di archeologia classica all’Università Vanvitelli, e di Filippo Demma, direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari. La presentazione ha illustrato i risultati preliminari degli scavi, che hanno portato alla luce un piccolo edificio rettangolare, probabilmente senza copertura, databile intorno al III secolo a.C. Al suo interno è stato trovato un altare, suggerendo che il sito fosse utilizzato per rituali religiosi esterni al tempio principale dedicato alla Dea Hera.

L’edificio scoperto, con il suo altare perfettamente centrato sulla porta d’ingresso, mostra segni di utilizzo protratto fino al Medio Impero. Tuttavia, a partire dal III secolo d.C., l’edificio è stato parzialmente spoliato e successivamente riempito, per essere infine abbandonato tra il III e il IV secolo d.C. I reperti ceramici rinvenuti, databili tra il III e il IV secolo d.C., supportano questa cronologia. Le scoperte suggeriscono che l’area fosse un importante centro di attività rituale, con il piccolo recinto e l’altare probabilmente affiancati da altre strutture simili, ancora da scoprire.

Si tratta di una zona non indagata – ha detto il direttore del Museo Archeologico di Capo Colonna Gregorio Aversa e quindi ci aspettiamo delle ulteriori novità anche in futuro. Questo luogo rivela sicuramente delle sorprese ovunque, quindi non a caso si parla di giacimento culturale, di giacimento archeologico e che pian piano alle varie generazioni spetterà il compito di rivelare”.

Tra i numerosi reperti rinvenuti, spiccano una testa di leone e una statuetta in ferro, oltre a terrecotte architettoniche e statuette votive databili tra il IV e il III secolo a.C. Questi oggetti testimoniano l’intensità della frequentazione rituale dell’area. Alcuni reperti in bronzo e ferro, come armi e fasce, non sono ancora stati completamente interpretati. Una statuetta raffigurante una figura femminile con una pesante collana al collo, databile al III secolo a.C., è particolarmente rilevante. I reperti, ora esposti nel museo di Capocolonna, saranno oggetto di ulteriori studi da parte della Scuola Superiore Meridionale, con l’obiettivo di svelare nuovi dettagli sulla vita religiosa e culturale dell’antica comunità.

Gli scavi proseguiranno ancora, con i Fondi dell’istituto dei Parchi sia dirottando su quest’area fondi da altri capitoli di bilancio.

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