(VIDEO) Macellazione clandestina di cavalli nel Crotonese: un arresto e cinque indagati

Scoperti 13 equini uccisi illegalmente e destinati al mercato alimentare nonostante divieti sanitari

A cura di Redazione
14 novembre 2025 06:26
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Un’operazione dei Carabinieri del NAS di Cosenza ha portato alla scoperta di un grave caso di macellazione clandestina in uno stabilimento del Crotonese, già sottoposto a procedura fallimentare. Durante una verifica igienico-sanitaria svolta nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Crotone, i militari hanno accertato la violazione dei sigilli e l’uccisione illegale di tredici cavalli del tutto sconosciuti all’anagrafe nazionale equina o privi della documentazione necessaria a garantirne la provenienza e l’idoneità al consumo umano

Comunicato Stampa ASSOCARNI DEF…

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Secondo quanto rilevato, dieci animali erano completamente privi di dispositivi identificativi, mentre altri tre, individuati tramite microchip sottocutaneo, risultavano classificati come NON DPA, cioè non destinabili alla produzione di alimenti, probabilmente perché impiegati in attività sportive o come animali da affezione. Nonostante ciò, le loro carni sarebbero state immesse sul mercato, con un rischio elevatissimo per la salute pubblica, dal momento che gli animali potrebbero essere stati trattati con farmaci incompatibili con la destinazione alimentare. Gli investigatori contestano anche maltrattamenti che avrebbero causato sofferenze e la morte degli equini

Contestualmente all’ispezione, l’impianto è stato posto sotto sequestro insieme alle attrezzature, ai mezzi e alle carni irregolari trovate sul posto, per un valore complessivo superiore ai tre milioni di euro. I Carabinieri hanno arrestato il custode giudiziario dell’azienda e deferito altre cinque persone, tra cui il titolare e il gestore della struttura, accusati a vario titolo di violazione di sigilli, uccisione e macellazione di animali in uno stabilimento non autorizzato e commercio di alimenti pericolosi per la salute

Durante le operazioni, il Servizio Veterinario dell’ASP di Crotone ha prelevato campioni di parti anatomiche degli animali, inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per verificare la presenza di zoonosi o sostanze farmacologiche che potrebbero aggravare ulteriormente il quadro accusatorio. Gli accertamenti proseguono per ricostruire la provenienza dei cavalli e i canali di distribuzione delle carni, che secondo le stime degli investigatori avrebbero potuto raggiungere il mercato per oltre 3.000 chilogrammi di prodotto potenzialmente pericoloso

L’operazione, condotta in stretto raccordo con il procuratore della Repubblica di Crotone, Domenico Guarascio, si inserisce negli interventi prioritari volti a tutelare la salute pubblica e a contrastare il commercio di prodotti alimentari clandestini. Le persone coinvolte sono da considerarsi non colpevoli fino a eventuale sentenza definitiva, come previsto dall’ordinamento italiano

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