(VIDEO) La toga diventa spartito: con “Note fuori udienza” la musica degli avvocati è solidarietà
Al Teatro Apollo musica, emozioni e beneficenza: da cinque anni la toga si trasforma in spartito per sostenere l’Ospedale San Giovanni di Dio
Dentro il Teatro Apollo, ieri sera, non c’erano sentenze né arringhe, ma musica, canzoni, volti ed emozioni. Sul palco gli avvocati di Crotone, che anche quest’anno hanno messo da parte codici e udienze per indossare i panni degli artisti e cantare per beneficenza. È la forza di “Note fuori udienza”, un progetto che da cinque anni unisce passione musicale e solidarietà concreta, con un obiettivo preciso: sostenere l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone attraverso l’acquisto di attrezzature sanitarie.
Il teatro gremito ha fatto da cornice a una serata diventata ormai un rito delle festività natalizie, un modo per scambiarsi gli auguri e, allo stesso tempo, augurare una buona degenza ai pazienti dell’ospedale cittadino. Quest’anno il concerto ha permesso di raccogliere 21.200 euro, interamente destinati all’U.O. di Ortopedia e Traumatologia.
«È diventato un punto di riferimento sotto queste feste natalizie», ha spiegato l’avvocato Roberto Stricagnoli, anima di Note fuori udienza. «Eseguiamo brani importanti della musica nazionale e internazionale, interpretati da colossi come Elvis Presley, John Lennon, Zucchero, Morricone e tanti altri. Il ricavato sarà devoluto al reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Noi non consegniamo denaro liquido, ma compriamo direttamente le attrezzature che il reparto ci indica in base alle reali esigenze».
Un impegno che va ben oltre la singola serata. Dietro lo spettacolo ci sono mesi di prove, sacrifici e incastri impossibili tra lavoro e passione. «Le prove si sono svolte tra il Liceo Gravina e il Polifonico di Rocca Bernarda», ha raccontato l’avvocato Caterina Marano. «C’è stato un impegno ancora maggiore, perché ciascuno di noi ha la propria professione e gli studi devono andare avanti. Abbiamo fatto salti mortali per ritagliarci il tempo, con un lavoro iniziato a settembre e diventato sempre più intenso negli ultimi mesi».
Un percorso che ha un obiettivo chiaro e condiviso. «Il nostro traguardo è superare noi stessi», ha concluso Marano. «È il motto che ci accompagna sin dall’inizio: migliorarci ogni anno dal punto di vista organizzativo, canoro e, soprattutto, nel contributo che riusciamo a dare all’ospedale di Crotone».
A condurre la serata, come da tradizione, la giornalista Antonella Marazziti, mentre dal palco scorrevano voci diverse ma unite dallo stesso spirito. Il concerto nasce e si rinnova nel segno di un motto che ormai è diventato identità: “Tanti avvocati, una sola causa”. E, ancora una volta, quella causa ha trovato nella musica il suo linguaggio più bello. La band, vera anima musicale della serata, era composta da Silvestro Andreoli alla batteria, Salvatore Calzone alle percussioni, Fulvio Ierardi al basso, Giovanni Arone e Pasquale Ribecco alle chitarre, Renzo Cavarretta a piano e tastiere, Franco Tibaldi al sax e Luigi Quintieri al pianoforte.
Sul palco si sono alternati gli avvocati-cantanti: Francesco Laratta, Franco Sacco, Alessandra Galdieri, Pina Piperio, Serafina Cavaliere, Nino Grassi, Roberto Stricagnoli, Luigi Morrone, Raffaella Proietto, Francesco Chiaranza, Maurizio Cortese, Pietro Durante, Francesco Arrighi e Pasquale Montesano. Il ricavato è stato consegnato al primario di Ortopedia Francesco Oliverio.