(VIDEO) Italiano e integrazione: nel centro storico nasce il Centro “Maria, Madre di Gesù”
Presentato il Centro “Maria, Madre di Gesù” promosso da Fondazione Migrantes e Basilica-Cattedrale per sostenere lingua e integrazione delle famiglie straniere a Crotone
Una geografia della città che è cambiata, soprattutto nel centro storico, dove si incontrano oggi volti e lingue provenienti da molti Paesi. La Chiesa di Crotone prova a essere vicina a queste nuove esigenze, in un contesto che richiede attenzione e ascolto.
In questo quadro nasce il nuovo Centro di formazione per l’incontro e la pace tra le culture “Maria, Madre di Gesù”, promosso dalla Fondazione Migrantes insieme alla Parrocchia San Dionigi Basilica-Cattedrale. L’iniziativa vuole offrire un supporto concreto a migranti, rifugiati e minori stranieri che vivono nel territorio, favorendo integrazione, dialogo e relazioni positive nel quartiere. I corsi, che saranno tenuti da insegnanti in pensione, puntano soprattutto a sostenere l’apprendimento della lingua italiana e l’inserimento sociale.
L’iniziativa è stata presentata ieri sera nei locali di MaraVinarte, alla presenza del vescovo Alberto Torriani, del rettore della Basilica Cattedrale monsignore Alessandro Saraco, di suor Loredana Pisani dell’Ufficio Migrantes e di don Stefano Cava, direttore della Caritas diocesana. Al termine sono stati benedetti gli spazi del vicino centro, situato nei pressi della Chiesa dell’Immacolata, dove già opera il centro di ascolto.
«Credo che la città di Crotone sia una città aperta, solidale e inclusiva» ha spiegato monsignor Saraco. «Abbiamo pensato, come comunità parrocchiale, di realizzare un’opera che promuova la cultura dell’inclusione e dell’accoglienza. Il nostro territorio parrocchiale è abitato da persone di diverse etnie e quindi la lingua italiana diventa un fattore di coesione. Con questo centro vogliamo aiutare i migranti a migliorare la conoscenza della lingua, a entrare in relazione con il contesto sociale e a trovare opportunità anche nel mondo del lavoro». Il rettore ha aggiunto che, oltre ai corsi di italiano, «nel pomeriggio saranno attivi doposcuola per ragazzi italiani e non, e intendiamo organizzare attività culturali, incontri e laboratori per diffondere sempre di più la cultura dell’accoglienza».
Suor Loredana Pisani ha ricordato come il centro storico sia cambiato negli ultimi anni: «Abbiamo registrato l’arrivo di piccole famiglie dal Bangladesh, dallo Sri Lanka, dal Pakistan e dalla Nigeria. Tra i bisogni che emergono c’è quello di accompagnarli nella conoscenza della lingua. Una lingua traduce una cultura. Il corso che vogliamo attivare è pensato soprattutto per le donne, per aiutarle a esprimersi nei servizi sociali e sanitari, nei contesti di vita quotidiana, e a comprendere i diversi linguaggi».
Il Centro “Maria, Madre di Gesù” offrirà corsi base e intermedi di lingua italiana per adulti stranieri, con particolare attenzione alle donne, e un servizio di doposcuola tre volte a settimana rivolto a bambini italiani e migranti. Sono previste anche attività culturali, laboratori e momenti di incontro per valorizzare le differenze e condividere tradizioni.
Il progetto punta a superare le barriere linguistiche e sociali che ancora rendono difficile l’integrazione, promuovendo relazioni positive e la cultura della convivenza.