(VIDEO) “Dopo il 4 giugno impennata di denunce”: il Questore di Crotone in piazza con la campagna “Questo non è amore”
Il Questore Panvino: “Dopo la manifestazione del 4 giugno abbiamo registrato un’impennata delle denunce: le donne non vogliono più subire”
Parcheggiato in Piazza della Resistenza, ha fatto tappa a Crotone questo pomeriggio il mezzo della Polizia di Stato dedicato alla campagna nazionale “Questo non è amore”, iniziativa nata per proteggere e dare ascolto alle donne che subiscono maltrattamenti. Sia sul camper che nello stand allestito in Piazza della Resistenza, cittadine e cittadini sono stati accolti dalle donne e dagli uomini della Polizia, impegnati nel fornire informazioni e sostegno con un approccio diretto, umano e rassicurante.
All’interno del presidio erano presenti operatori specializzati delle Divisioni Anticrimine, dell’Ufficio Minori e dei servizi dedicati alla prevenzione della violenza domestica. Il personale ha distribuito materiale informativo, fornito indicazioni pratiche e illustrato i servizi disponibili per proteggere e assistere chi subisce minacce, aggressioni fisiche o psicologiche.
A margine dell’iniziativa, il Questore di Crotone, Renato Panvino, ha sottolineato l’importanza del dialogo con la comunità, collegandosi anche all’esperienza della manifestazione del 4 giugno, promossa da Soroptimist Club di Crotone, UIL e Diocesi, alla quale aveva preso parte anche il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, sul lungomare cittadino:
«Posso parlare per un'esperienza personale: durante la manifestazione del 4 giugno abbiamo registrato un’impennata delle denunce - ci ha detto il Questore Renato Panvino - Questo significa che la gente non è più disposta a subire, non è più disposta a tacere. È una vittoria dello Stato e della civiltà.Io sono per la democrazia, per la Costituzione e per i valori che una società civile deve esprimere: essere liberi di manifestare il proprio pensiero, di amare una persona, di camminare senza essere disturbati, di poter fare attività imprenditoriale. La Polizia di Stato è impegnata in prima linea nella difesa di questi valori e li difenderemo anche sacrificando la vita.»
L’iniziativa del camper ha dunque portato la Polizia di Stato direttamente tra la gente, con una presenza visibile e pronta all’ascolto. Grazie a questi incontri informali, diventa più semplice rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali del pericolo. La brochure distribuita affronta i principali aspetti della violenza domestica e di genere, ricordando che uscire dalla spirale della violenza è possibile e che esistono strumenti concreti di protezione.
«Bisogna diffondere un seme: quello dell’educazione, soprattutto nella vita relazionale. I sentimenti non si esprimono con la violenza, con la prevaricazione o con il possesso. I sentimenti autentici si esprimono con il rispetto, soprattutto del diritto alla libertà dell’altro», ha concluso il Questore.
Alla tappa crotonese hanno preso parte anche le rappresentanti del Soroptimist, la Cooperativa “Noemi” e l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Filly Pollinzi, confermando la centralità del lavoro di rete tra istituzioni e realtà sociali.