(VIDEO) Crotone "simbolo delle ferite del Sud": in tanti per lo sciopero contro la Manovra

Pullman da tutta la Calabria per la mobilitazione regionale: corteo dallo stadio Ezio Scida a Piazza Pitagora. “Crotone simbolo delle ferite del Mezzogiorno”

A cura di Redazione
12 dicembre 2025 14:15
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Un Paese in sciopero generale indetto dalla Cgil, e Crotone è stata scelta come sede della mobilitazione regionale. Fin dalle prime ore del mattino pullman da tutte le province calabresi hanno raggiunto la città, riempiendo le strade intorno allo stadio Ezio Scida, da cui è partito il corteo che ha attraversato il centro fino a Piazza Pitagora, teatro degli interventi finali.

Lo sciopero, che coinvolge l’intera giornata lavorativa in tutti i settori pubblici e privati, rientra nella protesta nazionale contro la manovra economica del governo Meloni, giudicata dal sindacato iniqua, sbilanciata e distante dai bisogni reali di lavoratori, pensionati e famiglie. Le richieste della Cgil puntano su aumenti salariali e pensionistici, misure concrete contro la precarietà, stop a nuovi innalzamenti dell’età pensionabile, e maggiori investimenti in sanità, scuola, trasporti e servizi pubblici, oltre a una riforma fiscale più equa.

Intervenendo dal palco, Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, ha sottolineato la distanza tra la narrazione del governo e la vita quotidiana dei cittadini: “Il governo racconta un Paese che non esiste, dove tutto funziona e tutti vivono dignitosamente. La realtà è diversa: c’è chi non arriva a fine mese, chi rinuncia a curarsi, un’industria che arretra. È necessario mobilitarci finché non arriveranno risposte”.

A commentare la grande partecipazione – circa cinquemila persone – è stato Gianfranco Trotta, segretario generale della Cgil Calabria: “L’adesione ha superato ogni aspettativa. La Calabria è stanca di promesse vuote e oggi lo ha dimostrato. Abbiamo scelto Crotone perché è l’emblema dei problemi del Mezzogiorno: una città isolata, senza infrastrutture moderne, colpita dalla deindustrializzazione e ancora segnata dalla lunga vicenda delle bonifiche delle ex fabbriche chimiche. Qui il lavoro è spesso sommerso, precario, sfruttato”.

Trotta ha poi denunciato come “il Mezzogiorno sia sparito dall’agenda politica del governo, con politiche ridotte al minimo e territori interi lasciati indietro”.

La giornata di protesta a Crotone è così diventata il simbolo di una richiesta unica, in Calabria: dare dignità al Sud e ridare futuro a una regione che chiede infrastrutture, investimenti e lavoro stabile.

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