(VIDEO) Crotone - Dipendenti Abramo ancora senza risposte
Crotone – E’ il secondo giorno delle proteste dei dipendenti Abramo, che oggi, al termine dell’Assemblea Sindacale, hanno consegnato le tessere elettorali da consegnare in Prefettura. Si sono ritrovat...
Crotone – E’ il secondo giorno delle proteste dei dipendenti Abramo, che oggi, al termine dell’Assemblea Sindacale, hanno consegnato le tessere elettorali da consegnare in Prefettura. Si sono ritrovati stamane questa mattina davanti la sede Abramo, ascoltando quanto spiegato dai sindacati.
Il Ministero deve ancora comunicare la data di convocazione a Roma, in cui saranno ascoltati i dipendenti stessi insieme alle sigle sindacali. I tempi si accorciano e Crotone deve salvaguardare questo perimetro occupazionale importante.
Intanto per giovedì 6 giugno, i sindacati hanno annunciato una protesta a Catanzaro, con l’unione dei dipendenti sia della città capoluogo di regione, che di Crotone e Montalto Uffugo in provincia di Cosenza.
Intanto è notizia di ieri di un probabile acquirente. Vi è stato infatti il deposito di un’offerta vincolante di acquisto per un ramo dell’azienda. “L’acquirente è stato ritenuto affidabile e ci sono ancora in corso trattative con i Commissari per definire con precisione il perimetro che verrà acquistato. Un’offerta vincolante e che è necessario discuterne nelle sedi preposte“, ha detto Alberto Ligato segretario della Sic Cgil Calabria ai dipendenti presenti. “Questo vuol dire che nè è tutto risolto c’è un’altra variabile che si aggiunge a questa vertenze, e andremo al Ministero per parlare di quest’offerta”, ha concluso.
Intanto poco fa i dipendenti Abramo hanno consegnato le tessere elettorali perchè “queste ore si vivono con angoscia , siamo abbastanza stanchi. Sembra che i commissari lavorino da soli senza che ci siano i lavoratori – ci ha detto la dipendente Abramo Marianna Sanzone – a breve scadrà la nostra commessa e siamo veramente molto stanchi. Per il resto sembra di assistere a grandi parate con promesse, non c’è nulla di pratico e materiale, non abbiamo idea di quanto succederà. Non intendiamo regalare voti a chi ha fatto promesse”.
