(VIDEO) Carlini come monete, dame e messeri: Crotone torna al Medioevo con “Vivere la Storia”

Tra cortei, banchetti medievali e spettacoli di fuoco, Crotone ha celebrato la terza edizione di “Vivere la Storia”, omaggio al Marchese Nicolò Ruffo e alle radici medievali della città

A cura di Redazione
28 settembre 2025 08:00
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Tra la torre aiutante del Castello Carlo V e la Villa comunale, Crotone ha fatto un tuffo nel Medioevo con la terza edizione di “Vivere la Storia”, iniziativa culturale organizzata dal CTG Kroton APS – Centro Turistico Giovanile, in collaborazione con Multitracce APS e con il patrocinio del Comune. Nonostante un inizio segnato dal maltempo, l’evento ha richiamato cittadini e curiosi in un percorso che ha unito storia, spettacolo e suggestione.

Protagonista è stato il Banchetto del Marchese Nicolò Ruffo, rievocato con abiti dell’epoca e l’interpretazione di Piero Cuomo e Giuliana Maggio. Piatti, vini e atmosfere del tempo hanno riportato in vita un momento cruciale della storia cittadina: il 1390, anno in cui Ruffo fu nominato Marchese di Crotone.

A dare ritmo all’iniziativa, l’apertura con “La voce del Bastione” tra tamburi e trombe, seguita dal corteo storico che ha visto sfilare dame, cortigiani e persino il “medico della peste”. A rendere ancora più spettacolare l’atmosfera, lo show di fachirismo e fuoco della Compagnia Arteare, capace di incantare grandi e piccoli. I figuranti – una trentina in tutto – hanno animato il villaggio medievale indossando costumi realizzati nei laboratori sartoriali di Multitracce APS, un lavoro artigianale che ha aggiunto autenticità alla rievocazione.

Si parla spesso dell’antica Kroton, ma non bisogna dimenticare che anche nel Medioevo Crotone era importante – ha spiegato Francesco Liperoti del Centro Turistico Giovanile –. Era una città che viveva grazie al suo porto e difesa da un castello imponente. Abbiamo scelto di rievocare il 1390, anno della nomina a marchese di Nicolò Ruffo, e lo abbiamo fatto con un’accurata selezione di personaggi. Siamo arrivati alla terza edizione di Vivere la Storia e stiamo già pensando alla quarta, che speriamo sia ogni anno più bella”.

La manifestazione ha avuto il merito non solo di riportare indietro le lancette del tempo, ma anche di trasformare la città in un teatro a cielo aperto, dove memoria e spettacolo si sono fusi in un’unica cornice. Un modo diverso di raccontare la storia di Crotone, che non resta ferma sui libri, ma prende vita tra le strade, le piazze e gli occhi di chi la vive.

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