“Verità per Ahmad”: mobilitazione davanti al carcere di Corigliano-Rossano il 13 dicembre
Un sit-in di solidarietà per il giovane palestinese detenuto da sei mesi: deputate in visita ispettiva per verificare condizioni e diritti
La mobilitazione cresce attorno alla vicenda di Ahmad Salem, 24 anni, palestinese, da sei mesi detenuto in regime di alta sicurezza nel carcere di Corigliano-Rossano. L’accusa nei suoi confronti riguarda istigazione a delinquere e autoaddestramento con finalità di terrorismo, contestazione che si fonda su video e frasi estrapolate dal suo telefono, materiale ritenuto da molti osservatori fuori contesto e giuridicamente forzato, tanto da sollevare interrogativi sui limiti alla libertà di espressione e di dissenso.
Il 13 dicembre, alle 10:30, è stato organizzato un sit-in davanti al carcere per chiedere trasparenza, garanzie e rispetto dei diritti fondamentali. Mentre cittadini, associazioni e realtà sociali saranno all’esterno, due deputate della Repubblica – Stefania Ascari, componente della Commissione Giustizia, e Vittoria Baldino, impegnata sui temi delle garanzie costituzionali – effettueranno una visita ispettiva all’interno dell’istituto. Solo i parlamentari, infatti, possono accedere ai reparti di alta sicurezza, spazi preclusi a familiari, stampa e società civile. La loro presenza nasce dall’urgenza di verificare le condizioni detentive e portare ad Ahmad e agli altri detenuti un messaggio chiaro: “non vi consegneremo al silenzio”.
La vicenda di Ahmad si inserisce in un clima nazionale segnato dal dibattito sul nuovo DDL Sicurezza, che secondo molti rischia di ampliare ulteriormente i margini per interpretazioni restrittive e applicazioni arbitrarie delle norme penali. Per questo gli organizzatori lanciano un appello alla partecipazione: cittadine e cittadini, associazioni, collettivi e sindacati sono invitati a essere presenti il 13 dicembre davanti al carcere di Corigliano-Rossano. Difendere Ahmad, sottolineano, significa difendere la libertà di tutte e tutti.