Tre Daspo Willy a Catanzaro: divieto di accesso ai centri urbani per soggetti violenti nei pressi di esercizi commerciali
Il Questore di Catanzaro interviene dopo gravi episodi di violenza: tre persone non potranno avvicinarsi per tre anni ai locali pubblici coinvolti nei fatti

Nei giorni scorsi il Questore di Catanzaro ha emesso tre provvedimenti di Divieto di Accesso ai Centri Urbani (D.A.C.Ur.), meglio conosciuti come Daspo Willy, nei confronti di soggetti resisi responsabili di gravi disordini e condotte violente nei pressi di esercizi pubblici. La misura, introdotta dall’art. 13 bis del D.L. n. 14/2017, mira a prevenire episodi di violenza e a neutralizzare la pericolosità sociale degli aggressori, impedendo loro di frequentare luoghi affollati come centri commerciali e locali di intrattenimento.
Il primo provvedimento ha riguardato un giovane di 27 anni, residente a Catanzaro, con numerosi precedenti per spaccio di stupefacenti, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, furto e indebito utilizzo di carte di credito. L’uomo era stato arrestato dall’U.P.G.S.P. durante un intervento al centro commerciale “Le Aquile” per un furto: nonostante la presenza di famiglie e bambini, aveva minacciato e tentato di aggredire gli operatori di Polizia anche una volta condotto in caserma.
Un secondo Daspo Willy è stato emesso nei confronti di un uomo di 60 anni, residente a Conflenti, con precedenti per furto aggravato e danneggiamento, sorpreso dai Carabinieri di Soverato a rubare in un esercizio commerciale di Montepaone.
Infine, un 47enne di Serrastretta è stato denunciato dai Carabinieri per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. L’uomo, in forte stato di alterazione psicofisica, aveva minacciato gli operatori nel corso principale del paese, già noto per precedenti penali quali porto di armi, guida in stato di ebbrezza e procurato allarme.
Per tutti e tre è scattato il divieto di accesso per tre anni agli esercizi commerciali e locali di pubblico intrattenimento nelle immediate vicinanze dei luoghi in cui si sono verificati i reati. La misura mira a garantire la sicurezza dei cittadini e delle famiglie e sarà monitorata tramite videosorveglianza e costante presenza delle Forze di Polizia. In caso di violazione, sono previste pene fino a tre anni di reclusione e sanzioni pecuniarie.