Tifosi del Catanzaro anche in Molise: la storia dell’ingegnere Giuseppe Ingratta
Da Agnone a Roma, passando per un’amicizia calabrese: così nasce una passione giallorossa
La passione per il Catanzaro calcio non conosce confini territoriali e, in alcuni casi, nasce dove meno te l’aspetti. È il caso di Giuseppe Ingratta, trentenne ingegnere informatico originario di Agnone, in Molise, oggi residente a Roma con la moglie e la loro bambina. Un tifoso “adottivo” dei colori giallorossi, cresciuto lontano dalla Calabria ma ormai pienamente immerso nell’entusiasmo della comunità catanzarese.
A far scattare la scintilla è stata l’amicizia con Tommaso Ingargiola, giovane soveratese trapiantato nella Capitale. «Frequentandolo – racconta Ingratta – è stato naturale entrare nel mondo del Catanzaro». Da quel momento, quasi ogni domenica i due amici condividono lo stadio, mentre Tommaso continua a seguire la squadra in tutte le trasferte, e Giuseppe si limita a quelle che gli permettono di rientrare a casa in giornata per conciliare passione e famiglia.
Spiegando la sua scelta di tifare Catanzaro, l’ingegnere molisano ammette con semplicità: «Sono stato contaminato dall’entusiasmo di Tommaso». Ma non solo. A conquistarlo è stato anche l’ambiente che ha trovato sugli spalti: «Mi è piaciuta molto questa squadra e il comportamento genuino e festoso dei tifosi che la seguono ovunque».
Il suo legame con la Calabria affonda però radici più profonde: «Conosco tanti calabresi e ne apprezzo solarità e lealtà. Ho amici fraterni incontrati durante gli anni universitari. Ho persino un compare di Badolato, marito della mia madrina di battesimo. Insomma, vedo Calabria ovunque ed è stato naturale affezionarmi alla squadra del Capoluogo!».