Ti ricordi? Via Tellini e la tappa obbligatoria alle bancarelle
Ti ricordi? C’è un pezzo di storia che è rimasto fisso nel nostro cuore, oltre che nella memoria colta dalla foto del signor Pasquale Rugna.In Via Tellini c’è passata tanta gente, sono stati venduti t...

Ti ricordi? C’è un pezzo di storia che è rimasto fisso nel nostro cuore, oltre che nella memoria colta dalla foto del signor Pasquale Rugna.
In Via Tellini c’è passata tanta gente, sono stati venduti tanti capi di abbigliamento, articoli di merceria, casalinghi, scarpe, pantofole, e anche dischi. Le chiamavano “le bancarelle“, o in dialetto crotonese “Iamu ari bancareddr“, ovvero una lunga fila di negozi su via Tellini, tra il centro di Crotone e il lungomare.
Un piccolo luogo di commercio, del negoziante amico sulla porta e la merce venduta ogni giorno, in una Crotone che oggi è mutata ed è diversa. Iniziò infatti nel 2016, a gennaio, la demolizione dei vani in metallo che costeggiavano le mura di cinta e parte di Orto Tellini, portando via tanti ricordi e commercianti che nei box di Piazzale Nettuno non hanno trovato fortuna. I box di piazzale Nettuno, infatti, sono quasi tutti inutilizzati da quando sono stati ultimati nel 2010.
Un luogo, oggi, diventata una passeggiata storica, come era nelle intenzione dell’ammistrazione Vallone, con qualche piccolo pezzo di giardinetti al posto delle “bancarelle”, mentre Piazzale Nettuno è abbandonato a sè stesso.
I prezzi erano esposti fuori, così come il mercato diventava ancora più grande nella mattina del lunedì. Ogni giorno si andava a fare la spesa e, prima, una piccola tappa alle bancarelle era obbligatoria.
Ma, in passato, prima dei vani attaccati alle mura, vi erano le postazioni in ferro. Famoso era il mercato del lunedì, in via Tellini scendendo verso il mare (per capirci), con l’esposizione delle merci dei “Nicastrisi”, ancora oggi ricordati da molti.
Un pezzo di storia che non c’è più, a pochi passi dallo stemma di Carlo V, e dove sorgevano un cinema e il Bar San Dionigi, la cui struttura oggi è stata demolita.
