Strongoli - L'antico dipinto ritorna alla vita

Strongoli – E stato restaurato e riposizionato nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il dipinto tardo settecentesco, opera di un ancora anonimo pittore di Scuola Romana, posto a corredo della cap...

A cura di Redazione
13 giugno 2023 11:30
Strongoli - L'antico dipinto ritorna alla vita -
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Strongoli – E stato restaurato e riposizionato nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il dipinto tardo settecentesco, opera di un ancora anonimo pittore di Scuola Romana, posto a corredo della cappella di San Pietro.

L’opera di restauro è stata possibile grazie all’interesse dello storico dell’arte Mario Panarello che, con il consenso ed il sostegno della Curia di Crotone, ha proposto a due privati di Crotone, Anna Maria Cantafora e al Notaio Carlo Perri, di sostenere le spese dell’intervento di restauro della tela, alle quali hanno pure aderito il Rotary Club di Strongoli, sempre attento alle esigenze del territorio, ed il Comune di Strongoli.

Il lavoro è stato affidato dunque alla restauratrice Simona Feraudo di Cosenza la quale con la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Crotone-Catanzaro ed il sostegno del dott. Giovanni Marrello, ha portato a termine il difficoltoso intervento di recupero del dipinto.

La velinatura della superficie dipinta è stata eseguita con carta giapponese e colletta calda stesa a pennello per proteggere la superficie; è stata poi eseguita la fermatura del colore, la disinfezione del supporto tessile. Si è poi proceduto con la foderatura del dipinto montato su un nuovo telaio ad espansione. Dopo la svelinatura è stata effettuata la pulitura chimico-meccanica e la stuccatura. Nella fase del restauro estetico sono state effettuate verniciature della pellicola pittorica. L’integrazione pittorica delle lacune stuccate e delle abrasioni, è stata eseguita a velature, a selezione cromatica e ad astrazione cromatica con acquarelli e con colori a vernice.

Un intervento incredibile, meticoloso e preciso finalizzato a restituire la corretta lettura cromatica dell’opera che oggi si presenta più bella che mai. Nei giorni scorsi si è tenuta la presentazione con un evento in Cattedrale al quale ha preso parte, tra gli altri, anche il vescovo della diocesi di Crotone-Santa Severina, monsignor Angelo Panzetta.

Durante la giornata è stato ripercorso l’iter che ha portato al restauro del dipinto che si presentava in condizioni precarie come spiega il notaio Carlo Perri: «Sembrava quasi impossibile rimetterlo a posto, invece la restauratrice è riuscita magistralmente a riportare alla luce questa capolavoro locale».

Si sono accesi insomma i riflettori sull’opera tanto che il professore Panarello sta preparando degli articoli scientifici per dare un’attribuzione al quadro. Un dipinto che da sempre suscita interesse soprattutto da chi vive la realtà locale: «Già dal 2012 – racconta Perri – pensavo che il quadro avesse bisogno di un restauro. Ho iniziato subito a chiedere una serie di preventivi. Sono stato poi contattato da Anna Cantafora, anche lei determinata a voler salvare il quadro e da don Gino Gulizia, responsabile dei beni Culturali della Curia. Infine abbiamo avuto il sostegno del Rotary club di Strongoli e del Comune».

Una fruttuosa sinergia che è diventata anche una buona pratica. «Adesso – conclude il notaio – abbiamo voglia di far conoscere questa opera anche per stimolare atteggiamenti virtuosi per il futuro visto che ci sono moltissime altre tele in tutta la provincia che andrebbero assolutamente tutelate e salvaguardate».

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