Strada Statale 106, Ferrari: "Dobbiamo combattere per ottenere subito una quattro corsie"

Si contano diversi incidenti sulla Strada Statale 106, ribattezzata la “strada della morte“. Vetusta, obsoleta, divide la Calabria in due, tra una parte regionale sviluppata ed un’altra che si ferma nel tempo.  In 480 km la Strada Statale 106 accompagna gli italiani da Reggio Calabria a Taranto e, proprio nel tratto calabrese, i lavori sono fermi da decenni senza nessun ammodernamento, con una strada lasciata al proprio destino.

Nei giorni scorsi, l’associazione “Basta vittime sulla 106” ha presentato il rapporto sulle vittime della Statale 106 negli ultimi 10 anni 2013 – 2022 (leggi qui l’articolo). In sostanza, sugli 84Km della provincia di Crotone vi è stata una vittima ogni 2,4 chilometri. E in Calabria, negli ultimi 10 anni, sulla Statale 106 vi sono state in media circa 2 vittime al mese.

L’appello del Presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, nonchè sindaco di Cirò Marina, è che tutti i sindaci del territorio facciano unione per avere subito una strada a quattro corsie:“Ero piccolo quando si parlava  della Strada Statale 106, oggi se ne parla ancora, soprattutto per quanto riguarda il tratto che ci interessa, da Catanzaro fino a Sibari”.

Tra annunci, i più disparati negli ultimi trent’anni, non si è concretizzato nulla: “Questa strada non ha mai registrato nessun avanzamento per quanto riguarda i lavori  – ha continuato Ferrari –  negli ultimi mese si sta discutendo di quest’area anche soprattutto per quanto riguarda  il reperimento dei fondi necessari”.

E’ necessario che i comuni facciano la propria parte, ha concluso: “Gli enti devono individuare il tracciato del percorso che prevede la statale, ma sia chiaro a tutti, deve essere una quattro corsie per mettere in sicurezza il territorio e tutti coloro che lo percorrono. Su questo dobbiamo essere forti e fermi per portare a casa il risultato, ovvero le quattro corsie. Non abbiamo bacchette magiche, ma dobbiamo combattere, da noi deve partire una forza amministrativa forte, continua e coesa perché il territorio deve far sentire  un’unica voce che è  la garanzia del diritto alla viabilità anche su questa strada”.