Sguardi a Sud: al via l'ottava edizione dal 14 novembre al 14 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino

Dall’inaugurazione jazz di Giuseppe Venezia al “Canto di Natale” finale: dall’11 novembre al 14 dicembre otto appuntamenti tra teatro, musica e poesia per raccontare il Sud come orizzonte dell’anima

A cura di Redazione
21 ottobre 2025 15:23
Sguardi a Sud: al via l'ottava edizione dal 14 novembre al 14 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino -
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C’è una Calabria che non si arrende all’immobilismo, che si specchia nel mare ma tiene lo sguardo rivolto all’orizzonte. È una Calabria che guarda lontano, che ascolta, sogna, crea. È da questa prospettiva che prende il via l’VIII stagione di “Sguardi a Sud – Suoni e visioni del presente 2025”, la rassegna ideata e promossa dalla Compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro.

Un progetto culturale che, anno dopo anno, è diventato bussola poetica del Mezzogiorno, un luogo d’incontro tra memoria e futuro, tra emozione e riflessione. Con il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, “Sguardi a Sud” torna come un faro acceso nel cuore dell’autunno, illuminando la scena culturale dal 14 novembre al 14 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino.

Una rassegna che si muove come una costellazione di linguaggi: teatro, musica, parola e memoria diventano strumenti di una geografia affettiva e culturale che ridefinisce il senso stesso di “Sud”. Non solo un luogo geografico, ma un orizzonte dell’anima, una direzione etica e poetica che spinge oltre i confini, invitando a pensare, sentire e immaginare nuove possibilità.

«Una Calabria che non si chiude, ma si apre al mondo. Che sa raccontarsi con dignità e coraggio, senza temere di confrontarsi con il presente e di immaginare il futuro. Sguardi a Sud è questo: un invito a riscoprire la bellezza come forma di resistenza, come gesto di libertà e di appartenenza», afferma il direttore artistico Mario Massaro.

Ad aprire la rassegna, il 14 novembre, sarà un viaggio sonoro nel cuore pulsante del jazz con “Diggin’ the Songbook”, progetto guidato dal contrabbassista Giuseppe Venezia, insieme a Bruno Montrone al pianoforte e Dario Riccardo alla batteria. Un dialogo intenso tra memoria e innovazione, un concerto che promette emozioni profonde e atmosfere vibranti.

Il 15 novembre sarà la volta di “Winterflowers” del duo Marco Grompi e Michele Fortis, un omaggio a Neil Young e alla musica folk-rock d’autore. Un tuffo nella nostalgia e nella rinascita, tra sonorità acustiche e testi poetici che parlano di amicizia e tempo ritrovato.

Il 23 novembre il teatro diventa denuncia civile con “L’Italia s’è desta – Un piccolo [falso] mistero italiano”, della Compagnia Ragli per la regia di Rosario Mastrota. Sul palco Dalila Cozzolino nei panni di Carletta, la “scema del paese”, unica testimone di un rapimento surreale e simbolico: la ndrangheta ha sequestrato il pullman della Nazionale italiana di calcio.

Il 29 novembre arriva Pasolini e la Calabria”, una reading performance curata da Carlo Fanelli dedicata al legame profondo tra il poeta e la nostra terra. Ingresso gratuito, per un incontro che unisce letteratura, paesaggio e identità.

Il 30 novembre la Compagnia Officine Jonike Arti porterà in scena Uccelli o della città sognata”, con la regia di Americo Melchionda e la drammaturgia di Maria Milasi. Un volo teatrale visionario e ironico, ispirato ad Aristofane, che invita a immaginare una città ideale oltre i limiti della realtà.

Con “Le Musiche del Mare”, in programma il 7 dicembre, Jenny Sorrenti e Piero Viti accompagneranno il pubblico in un viaggio tra le sponde del Mediterraneo, tra tradizione, emozione e contaminazione sonora.

Il 13 dicembre sarà la volta di “Cantica Antigonae”, della Compagnia Astragali Teatro: un’intensa rilettura del mito di Antigone ispirata al pensiero di María Zambrano, che restituisce al personaggio la sua voce di donna, pietà e resistenza.

Gran finale il 14 dicembre con il “Canto di Natale” di Charles Dickens, nella rivisitazione della Compagnia Porta Cenere. Una storia di luce e redenzione, un invito a riscoprire la gentilezza come forza rivoluzionaria, in un mondo che ha ancora bisogno di umanità e poesia.

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