Seminario SAP in Questura a Crotone: sicurezza, bodycam e tutela degli operatori al centro del dibattito
Durante l’incontro promosso dal Sindacato Autonomo di Polizia, i segretari hanno affrontato temi di sicurezza, previdenza e nuove normative a tutela degli agenti

Si è tenuto questa mattina presso i locali della Questura di Crotone un partecipato seminario promosso dalla Segreteria Provinciale del SAP, il Sindacato Autonomo di Polizia, che ha visto la partecipazione del Segretario Generale Stefano Paoloni e dell’avvocato Enrico Tedeschi, esperto in diritto amministrativo e previdenziale. L’incontro ha affrontato tematiche di grande attualità, dalla previdenza sociale all’agenda politica del sindacato, dalle cause di servizio alle vittime del dovere, con un’attenzione particolare alla sicurezza degli operatori, soprattutto in relazione all’introduzione delle bodycam.
Stefano Paoloni ha sottolineato l’importanza di garantire protezione e trasparenza agli agenti: "Le novità del decreto sicurezza hanno migliorato la tutela legale del personale e introdotto strumenti come le bodycam, che noi rivendichiamo da tempo per dare trasparenza alla nostra azione. Sono state inasprite le sanzioni per chiusa violenza e resistenza a pubblico ufficiale, norme fondamentali alla luce degli ultimi episodi e delle manifestazioni che hanno visto aggressioni nei confronti degli operatori. È giusto che chi crea disordine ne risponda pienamente. È altrettanto importante garantire ammortizzatori sociali e forme di previdenza, così da permettere a chi subisce ferite in servizio di tutelarsi e costruire un futuro dignitoso dopo 35-40 anni di servizio".
Paoloni ha evidenziato anche le criticità legate all’atto dovuto, come accaduto ai colleghi intervenuti a Grottaglie, sottolineando che spesso gli agenti si trovano a dover anticipare le spese legali e subire ripercussioni sulla carriera, oltre all’esposizione mediatica. Ha inoltre ricordato le vittime delle stragi, come i carabinieri del Veronese, e ha evidenziato le difficoltà nel reclutamento dovute ai rischi della professione, alla lontananza da casa e agli stipendi iniziali non sempre adeguati al costo della vita.
Michele Granatiero, segretario regionale SAP, ha rimarcato la missione del sindacato: "Portiamo avanti il nostro impegno con passione, perché è fondamentale stare vicino ai colleghi che hanno il diritto di tornare a casa dalle proprie famiglie e invece vengono attaccati da professionisti del disordine. I danni provocati su mezzi e vetrine non sono tollerabili".
Cesare Corica, segretario nazionale SAP, ha aggiunto: "Il rischio per gli agenti non è solo fisico. Oggi molti temono l’atto dovuto, che può comportare l’iscrizione nel registro degli indagati, bloccando la carriera. Un procedimento penale non è mai veloce e comporta costi significativi. Il Governo ha fatto un primo passo con l’anticipo delle spese legali, ma è necessario intervenire ulteriormente per garantire che gli operatori possano adempiere al loro dovere senza pagare un prezzo eccessivo sulla carriera".
L’incontro, fortemente partecipato, ha confermato l’attenzione del SAP nei confronti della tutela dei diritti, della sicurezza e della dignità degli operatori, ponendo al centro il tema della sicurezza attiva e passiva e le misure necessarie per affrontare i rischi di una professione sempre più complessa e impegnativa.