Sellia Marina - Sequestrata attività commerciale per gravi illeciti ambientali

Accertate irregolarità in tre strutture operative: scarichi non autorizzati, gestione illecita di rifiuti, violazioni nelle emissioni in atmosfera

A cura di Redazione
21 ottobre 2025 11:00
Sellia Marina - Sequestrata attività commerciale per gravi illeciti ambientali -
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Sellia Marina - Le continue attività ispettive del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di portoGuardia Costiera di Crotone, condotte con il supporto del personale dell’Ufficio locale marittimo – Guardia Costiera di Catanzaro Marina, finalizzate alla prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, hanno interessato un’attività di vendita noleggio e manutenzione di automezzi e macchinari per l’edilizia, l’agricoltura e l’industria, sita nel Comune di Sellia Marina, ove sono state accertate gravi inadempienze in materia di tutela ambientale e gestione dei rifiuti.

In particolare, è stato accertato che l’attività commerciale ispezionata, organizzata su tre strutture operative, presentava per due delle sedi gravi irregolarità: queste ultime operavano prive delle previste autorizzazioni ambientali, in quanto prive dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali e delle acque meteoriche di dilavamento prodotte, che confluivano rispettivamente in pubblica fognatura ed in un vicino fosso, senza alcun trattamento depurativo preliminare.

In aggiunta, presso la sede operativa principale dell’azienda, l’unica in possesso dell’autorizzazione unica ambientale, sono state accertate ulteriori violazioni. Rispetto a quanto previsto dall’autorizzazione alle emissioni in atmosfera nella struttura non era stata realizzato alcun sistema di captazione delle emissioni inquinanti in corrispondenza dei locali adibiti a saldatura e verniciatura, né risultavano realizzati i previsti sistemi di accesso ai punti di emissione in grado di consentire l’effettuazione di eventuali campionamenti a cura delle autorità competenti. È stato altresì accertato che i fanghi prodotti dalla struttura commerciale (ovvero sabbie e oli) non risultavano smaltiti secondo le previsioni di legge realizzando, di fatto, un deposito incontrollato di rifiuti. Infine è stata accertata la parziale ed incompleta compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti.

A seguito delle diverse violazioni accertate al Testo Unico in materia ambientale (ovvero il Decreto legislativo 152/06), due sedi operative della struttura commerciale ispezionata risultate completamente prive dei previsti titoli autorizzativi ambientali e due aree deputate alla saldatura e verniciatura, ubicate nella sede principale, sono state poste sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Catanzaro.

La superficie del complesso commerciale posta sotto sequestro ammonta a circa 3.850 (tremilaottocentocinquanta) metri quadrati ed i responsabili dell’attività sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Catanzaro per diverse ipotesi di reato riconducibili alla gestione illecita dei rifiuti prodotti, la mancata ottemperanza alle prescrizioni impartite nell’autorizzazione unica ambientale ed il mancato trattamento delle acque reflue industriali prodotte e di quelle meteoriche di dilavamento e prima pioggia.

Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.

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