San Fili celebra la memoria di Paolo Borsellino con il Concorso Letterario "Chiamami Paolo"

L’incontro è stato reso particolarmente emozionante dalla presenza di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato, che ha partecipato alla cerimonia, conferendo un’intensità unica alla giornata

A cura di Redazione
14 novembre 2025 19:00
San Fili celebra la memoria di Paolo Borsellino con il Concorso Letterario "Chiamami Paolo" -
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San Fili - Si è svolta lo scorso 4 novembre, presso l’Università della Calabria, la cerimonia di premiazione del Concorso Letterario “Chiamami Paolo”, promosso dal Comune di San Fili in collaborazione con la Compagnia Teatrale Palmo. Un evento che ha avuto come fulcro la tutela e la trasmissione della memoria, del pensiero e dell'azione civile di Paolo Borsellino, giudice vittima della mafia, e ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sulla cultura della legalità e sul valore della memoria come fondamento per una società più giusta e consapevole.

L’incontro è stato reso particolarmente emozionante dalla presenza di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato, che ha partecipato alla cerimonia, conferendo un’intensità unica alla giornata. In segno di riconoscenza per il suo impegno nel preservare e trasmettere l’eredità del padre, la Sindaca di San Fili, Linda Cribari, ha consegnato a Fiammetta Borsellino un quadro del Maestro Geppino Rende e un Attestato di Riconoscimento. Un gesto simbolico di stima per l'instancabile lavoro della famiglia Borsellino nel portare avanti la memoria del giudice, simbolo di giustizia, coraggio e amore per la verità.

Durante la cerimonia, sono stati consegnati gli attestati ai vincitori del concorso, che ha visto la partecipazione di numerosi giovani scrittori. Una menzione speciale è stata riservata agli studenti Matilde De Giacomo e Luca Palermo, premiati per il loro impegno nella promozione della cultura della legalità.

La giornata è stata arricchita da interventi significativi da parte di numerosi rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Tra questi, Arcangelo Badolati, Franca Ferrami (Referente del Presidio Libera "Sergio Cosmai" di Cosenza), Alessio Cassano (Responsabile dello Sportello Antiracket "Lucio Ferrami" di Cosenza), e Attilio Palermo della Compagnia Teatrale Palmo, che hanno tutti ribadito l'importanza di coltivare e diffondere i principi della legalità. Inoltre, sono intervenuti il Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Pierluigi Greco, l’Assessore all'Istruzione del Comune di San Fili, Mario Lio, e la Dirigente Scolastica dell'I.C. Rende Centro - San Fili, Prof.ssa Antonella Gravina, a testimonianza del forte legame tra scuola, istituzioni e territorio.

Il concorso “Chiamami Paolo” ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro alle nuove generazioni: ricordare significa prendersi la responsabilità di trasformare la memoria in impegno concreto. La legalità non è solo un concetto astratto, ma un valore che deve essere vissuto quotidianamente, un impegno che coinvolge ogni cittadino. Con questa iniziativa, San Fili ha ribadito l'importanza di educare alla memoria storica, affinché il sacrificio di uomini come Paolo Borsellino non venga mai dimenticato e continui a ispirare le future generazioni

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