Reggio Calabria, maxi sequestro di fuochi illegali: 3.500 kg di materiale esplodente intercettati dalla Guardia di Finanza

Sette persone denunciate: petardi e bombe carta senza certificazioni, stoccati in garage, auto e negozi nell’hinterland tirrenico

A cura di Redazione
31 dicembre 2025 08:24
Reggio Calabria, maxi sequestro di fuochi illegali: 3.500 kg di materiale esplodente intercettati dalla Guardia di Finanza -
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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestrato circa tremila e cinquecento chilogrammi di artifizi pirotecnici, tra cui petardi e bombe carta, detenuti e trasportati in maniera illecita. Parte del materiale era privo di certificazioni di sicurezza e, secondo i militari, presentava un elevatissimo potenziale di deflagrazione, tale da costituire un grave pericolo per la salute degli acquirenti.

L’operazione è stata condotta nell’ambito di una mirata attività d’intelligence e di controllo economico del territorio, coinvolgendo le unità operative territoriali: Compagnie di Palmi e Villa San Giovanni e Gruppo di Gioia Tauro. I finanzieri hanno individuato 7 soggetti ritenuti responsabili della detenzione e del trasporto illegale del materiale, destinato anche alla vendita al dettaglio.

I sequestri sono stati eseguiti in contesti differenti: all’interno di un garage annesso a una civile abitazione, a bordo di tre autovetture e in quattro esercizi commerciali situati a Taurianova, Rosarno, Gioia Tauro e Bagnara Calabra, in assenza delle autorizzazioni previste e delle prescrizioni di sicurezza imposte dalla normativa.

Coordinate dalle Procure della Repubblica di Reggio Calabria e Palmi, le attività hanno portato alla denuncia dei soggetti coinvolti per detenzione e trasporto illegale di materiale esplodente. I Giudici per le Indagini Preliminari di entrambi i tribunali hanno convalidato i sequestri, confermando la correttezza dell’intervento delle Fiamme Gialle.

Il materiale sequestrato è stato affidato a una ditta specializzata per garantirne la custodia in condizioni di sicurezza, in attesa della successiva distruzione. Come previsto, ogni responsabilità resta da accertare nelle sedi giudiziarie competenti e nelle fasi successive del procedimento.

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