Raccontando la Calabria di Gianpiero Taverniti e i tesori crotonesi
Anche lo splendido territorio crotonese nello scrigno di Raccontando la Calabria di Gianpiero Taverniti. L’autore afferma di aver avuto un grande onore poter raccontare la Calabria, dopo averla vissut...

Anche lo splendido territorio crotonese nello scrigno di Raccontando la Calabria di Gianpiero Taverniti. L’autore afferma di aver avuto un grande onore poter raccontare la Calabria, dopo averla vissuta e visitata in lungo e largo, carpendo solo le positività, palesandole al solo fine di poterle evidenziare e richiamare per una maggiore azione di tutela, di valorizzazione e promozione. In questa guida raccontata, fatta sul campo, splende come una perla in un’ostrica, la bellezza del territorio crotonese, dove la parte del leone la “recita” l’immensa bellezza naturalistica marina e montana, difesa dalla “potente” presenza archeologica e da una serie di fortezze, testimonianze di antiche civiltà colonizzatrici. Raccontando la Calabria, parte dall’imponente castello Carlo V di Crotone che comincia a rifarsi di antichi fasti dignitosi, al pari del “forziere” storico dell’antica Petelia, in quel di Strongoli.
Tutte fortezze di una certa importanza che colpiscono e lasciano quel qualcosa al visitatore, al pari di quella di Le Castella, fortezza aragonese a Isola Capo Rizzuto collegata alla terra ferma da un piccolo lembo di terra che sembra voler comunicare la sua secolare distanza. Quel viaggio del cuore, percorso dall’autore, ci conduce a nord di Crotone e precisamente a S. Severina dove dopo aver visitato un pregevole borgo e delle chiese di pregevole valenza storico- artistica, rimaniamo impietriti dalla fortezza del castello che sembra volerci presentare le distintive presenze bizantine di un tempo. Come un dolce nel finale, dopo una scorpacciata di storia, si erge la torre Vecchia di Isola C. Rizzuto che sembra volersi armare a guardiano, della riserva marina sottostante. Infine non per ordine d’importanza, emergono nella austera spiritualità il santuario della Madonna della Scala di Belvedere Spinello e quello della Beata Vergine Maria di Capo Colonna, quest’ultimo completamente immerso nell’area archeologica di Hera Lacinia.
Crotone e provincia, territori incredibili che in ogni angolo riservano bellezze e sorprese, territori ricchi di bellezze storiche, artistiche, archeologiche e naturalistiche, a volte scollegato dal resto del mondo e non collegato adeguatamente al resto della nostra Calabria, sembra volerci regalare quella ciliegina, donata non solo dalle belle location di pregio, ma ancor di più dalla sua selvaggia bellezza che oggi più che mai visitatori e turisti cercano e non tutti i territori possono darle, visto le innumerevoli presenze di strutture e attività presenti in altre zona che daranno economia più di altre province , ma di certo non daranno quel di più che sia il turista “fai da te” che quello organizzato cercano. In raccontando la Calabria di Gianpiero Taverniti, si trova un sostanzioso aperitivo, “prodotto” sul campo, dopo innumerevoli e rilassanti chilometri che ne certificano una sorta di guida turistica che di certo rimane lontana dal deludere il lettore e il visitatore che dopo averla letta, la porta con se gelosamente, nello zainetto che presto riempirà di passione e rilassatezza.