Quando Papa Francesco a Cassano scomunicò la ndrangheta

Il 21 giugno 2014, durante una visita pastorale in Calabria, Papa Francesco ha espresso una netta condanna nei confronti della 'ndrangheta, definendola come...

A cura di Redazione
22 aprile 2025 11:00
Quando Papa Francesco a Cassano scomunicò la ndrangheta -
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Il 21 giugno 2014, durante una visita pastorale in Calabria, Papa Francesco ha espresso una netta condanna nei confronti della ‘ndrangheta, definendola come un’organizzazione che “adora il male e disprezza il bene comune”. In un’omelia pronunciata davanti a circa 250.000 fedeli nella piana di Sibari, il Pontefice ha dichiarato che i mafiosi “non sono in comunione con Dio: sono scomunicati” .​

La giornata di Papa Francesco in Calabria è iniziata con una visita al carcere di Castrovillari, dove ha incontrato i detenuti, tra cui il padre del piccolo Cocò Campolongo, un bambino di tre anni vittima di un agguato mafioso. Il Papa ha espresso la sua vicinanza e ha sottolineato l’importanza del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, evidenziando la necessità di condizioni di detenzione che favoriscano il reinserimento sociale .​

Durante la messa celebrata nella piana di Sibari, Papa Francesco ha esortato i fedeli a prendere una posizione chiara contro la criminalità organizzata, affermando che “questo male va combattuto, va allontanato, bisogna sempre dirgli di no” . Ha inoltre sottolineato che la ‘ndrangheta rappresenta un’adorazione del male e un disprezzo del bene comune, e che la Chiesa deve impegnarsi sempre di più affinché il bene possa prevalere.​

La dichiarazione di scomunica nei confronti dei mafiosi rappresenta un messaggio forte e inequivocabile da parte della Chiesa cattolica. Papa Francesco ha voluto ribadire che chi sceglie la strada della criminalità organizzata si pone al di fuori della comunione con Dio. Questo intervento si inserisce in un percorso di condanna della mafia da parte della Chiesa, già avviato da Papa Giovanni Paolo II nel 1993 e proseguito con l’impegno di molti sacerdoti e comunità locali.

La visita di Papa Francesco in Calabria ha rappresentato un momento significativo nella lotta contro la criminalità organizzata, con un messaggio di speranza e di impegno per il futuro. La sua condanna della ‘ndrangheta e la dichiarazione di scomunica per i mafiosi hanno rafforzato la posizione della Chiesa a fianco delle vittime e di tutti coloro che si oppongono alla cultura della violenza e dell’illegalità.

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