Qualità della vita 2025, Crotone resta in coda: peggiorano i dati su economia, istruzione e ricchezza
La 27ª edizione della ricerca, realizzata in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma il gap tra province del Centro-Nord e Sud e Isole
Crotone scivola nuovamente nelle ultime posizioni dell’Indagine sulla qualità della vita 2025 di ItaliaOggi e Ital Communications, realizzata con l’Università Sapienza di Roma. La provincia pitagorica si colloca al 106° posto su 107, perdendo altre cinque posizioni rispetto allo scorso anno e confermando un quadro complesso sotto diversi profili: economico, sociale, culturale e sanitario. Un dato che si inserisce nel trend negativo che coinvolge gran parte delle province del Mezzogiorno.
Secondo l’indagine, Crotone registrerebbe criticità trasversali. Nella dimensione Istruzione e formazione la provincia risulta ancora ultima, confermando una fragilità strutturale nella preparazione dei giovani, nel livello di istruzione della popolazione adulta e nella partecipazione alla formazione permanente. Anche nella categoria Reddito e ricchezza Crotone si colloca nuovamente al fondo della classifica, come già avvenuto nelle sei precedenti edizioni: il valore degli immobili, la capacità reddituale e altri indicatori economici evidenziano uno dei contesti più deboli d’Italia. Rimangono problematici anche gli indicatori relativi ad affari e lavoro, dove l’Italia meridionale nel complesso occupa stabilmente le ultime posizioni.
La Calabria mostra un quadro disomogeneo. Reggio Calabria sale di un posto, posizionandosi al 105°, mentre Crotone resta penultima tra tutte le province italiane. Catanzaro, invece, trova uno dei suoi punti di forza nel Sistema salute: la provincia apre la classifica della dotazione ospedaliera subito dietro Ancona e si conferma tra le realtà più efficienti sotto il profilo delle strutture e delle tecnologie diagnostiche. Rimane però un dato isolato in una regione che continua a soffrire in molte aree.
L’indagine, giunta alla 27ª edizione, evidenzia ancora una volta la netta frattura tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno: nel Sud soltanto l’Aquila rientra nel gruppo delle province considerate di qualità “accettabile”. Crotone, affiancata da Caltanissetta e dal Sud Sardegna, rappresenta uno dei territori in maggiore difficoltà del Paese.
Il rapporto descrive una Calabria in cui emergono sacche persistenti di disagio sociale, debolezza economica e scarsa competitività, con poche eccezioni positive. Per Crotone, in particolare, il quadro delineato dall’analisi conferma l’urgenza di interventi strutturali su istruzione, lavoro, attrattività economica, servizi e ricchezza territoriale.
Una fotografia che chiama le istituzioni locali e nazionali a una riflessione approfondita sulle priorità di sviluppo, in un territorio che continua a mostrare potenzialità ancora troppo spesso inesprese.