Praia a Mare, comandante dei Carabinieri ferito durante un intervento per maltrattamenti
Il militare ha riportato 30 giorni di prognosi. Cardamone (UNARMA): “Non bastano medaglie, servono strumenti e regole chiare”

PRAIA A MARE (CS) – Notte di tensione tra il 5 e il 6 settembre: durante un intervento per un caso di maltrattamenti in famiglia, un comandante di stazione dei Carabinieri è rimasto ferito in una colluttazione con l’uomo poi tratto in arresto.
Il militare, soccorso e ricoverato in ospedale, ha ricevuto una prognosi iniziale di 30 giorni.
La denuncia di UNARMA
Duro l’intervento di Antonio Cardamone, Segretario Provinciale Aggiunto di UNARMA Cosenza, che ha definito l’episodio un “grido d’allarme”:
“Trenta giorni di prognosi non sono una cifra, ma il prezzo dell’abbandono da parte della politica, che lascia i Carabinieri in prima linea senza protezione”.
Cardamone ha sottolineato l’urgenza di regole di ingaggio chiare e di strumenti adeguati, denunciando l’indifferenza delle istituzioni:
“È inaccettabile che lo Stato pretenda eroismo quotidiano e offra in cambio solo celebrazioni di facciata”.
“Il collega ferito rappresenta tutti noi”
Il rappresentante di UNARMA ha ricordato anche il dramma umano dietro ogni ferimento:
“Rientrare a casa con 30 giorni di prognosi significa lasciare una famiglia nell’angoscia. Ogni volta che un carabiniere cade, a cadere è lo Stato stesso”.
Appello alla catena di comando
Infine, Cardamone ha rivolto un appello diretto alla gerarchia dell’Arma:
“Chiediamo che la catena di comando alzi la voce davanti al Governo. I sacrifici dei nostri colleghi non meritano silenzi, ma difese concrete”.