Poste Italiane, a Crotone calano i volumi e scatta la solidarietà mentre a Roma si assume, sindacati sul piede di guerra

Crotone - Le segreterie regionali calabresi di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Telecomunicazioni...

A cura di Redazione
27 giugno 2025 12:20
Poste Italiane, a Crotone calano i volumi e scatta la solidarietà mentre a Roma si assume, sindacati sul piede di guerra -
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Crotone – Le segreterie regionali calabresi di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Telecomunicazioni lanciano un forte grido d’allarme sul trattamento riservato ai lavoratori e alle lavoratrici impegnati nella commessa Poste Italiane presso Network Contact, denunciando una situazione sempre più critica e intollerabile.

In un comunicato diffuso oggi, 27 giugno, le organizzazioni sindacali puntano il dito contro Poste Italiane, accusata di mantenere un atteggiamento “distaccato, noncurante e, in molti casi, chiaramente ostile” verso i dipendenti coinvolti. I sindacati sottolineano l’assenza di risposte concrete alle richieste di confronto e il totale disinteresse dell’azienda nei confronti delle condizioni di lavoro e della stabilità occupazionale degli operatori.

“La qualità e la continuità dei servizi sono garantite ogni giorno da questi lavoratori, eppure Poste Italiane continua a ignorare le richieste di dialogo e le problematiche esistenti” – affermano i rappresentanti sindacali, evidenziando un atteggiamento aziendale improntato esclusivamente a logiche commerciali, a scapito di diritti e dignità.

La situazione, si legge nella nota, si è ulteriormente aggravata a Crotone, dove, a causa del drastico calo dei volumi di lavoro assegnati da Poste Italiane, si è dovuto ricorrere a una pesante misura di solidarietà difensiva per evitare tagli al personale. Un contesto che stride con le notizie provenienti da altre realtà, come Roma, dove alcune aziende che operano sempre per Poste Italiane annunciano la necessità di assumere nuovi lavoratori.

“Serve un cambio di passo immediato – scrivono i sindacati – è urgente assumere un atteggiamento di responsabilità sociale, trasparenza e disponibilità al confronto. Non si può ignorare il valore del lavoro svolto da questi operatori.”

Le organizzazioni sindacali concludono l’appello con una chiara dichiarazione d’intenti: in assenza di risposte rapide e concrete, saranno avviate tutte le forme di mobilitazione necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti nella commessa.

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