Pluriclasse alla primaria di Verzino, richieste di chiarimento alle istituzioni
De Simone (FDI) scrive al Ministero, all'Ufficio scolastico regionale e all'ATP: "Scelta incomprensibile, la normativa consente deroghe per realtà come la nostra”

Verzino - Continua a far discutere la questione della pluriclasse istituita per il nuovo anno scolastico presso la scuola primaria del Comune di Verzino, nel cuore della Presila crotonese. A tenere alta l'attenzione sul caso è anche l' Avv. Michele De Simone, Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia a Crotone, che in una comunicazione indirizzata alle istituzioni scolastiche e politiche – dal Ministero dell’Istruzione al Sindaco di Verzino – esprime perplessità e preoccupazione in merito alla decisione assunta.
Nel documento, De Simone scrive nella sua "triplice veste" di avvocato, dirigente politico e genitore, a cui si aggiunge una quarta identità fortemente sentita: quella di figlio di un ex direttore scolastico storico del comprensivo di Verzino, noto per il suo impegno a difesa della piena autonomia dei plessi scolastici locali.
L’intervento arriva a seguito della comunicazione, diffusa negli ultimi giorni di agosto tra i genitori degli alunni, relativa alla creazione di una pluriclasse tra la prima e la terza elementare, comprendente anche un alunno con disabilità. Un’ipotesi che ha subito sollevato preoccupazioni nella comunità scolastica e tra i cittadini, in un contesto già fragile come quello di Verzino – comune montano e classificato come “ultraperiferico” nel Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne.
L’Avv. De Simone richiama con forza l'applicazione dell’articolo 10-bis della Legge n. 159/2023, che ha introdotto importanti novità per i territori del Mezzogiorno: nelle scuole di comuni montani, come Verzino, è infatti possibile derogare al numero minimo di alunni per classe previsto dal DPR 81/2009, all'interno dei limiti dell'organico regionale. Tale norma rientra nelle misure dell’"Agenda Sud" per contrastare il disagio socio-culturale e garantire pari opportunità educative.
"Non si riesce a comprendere perché oggi a Verzino sia stata istituita una pluriclasse – scrive De Simone – accorpando bambini della prima con quelli della terza elementare, inclusi anticipatari e un bambino con disabilità, quando la normativa consente deroghe specifiche per realtà come la nostra".
Pur riconoscendo la difficoltà di intervenire ad anno scolastico già avviato, De Simone auspica un rapido riesame della situazione.
"Credo sia possibile intervenire per riallineare la situazione, scongiurando una scelta che rischia di impoverire culturalmente e socialmente una comunità che invece vuole resistere", aggiunge il coordinatore FdI.
Infine, l’appello si fa anche più ampio, chiedendo che questa vicenda possa essere l'occasione per armonizzare il quadro normativo nazionale alle reali esigenze dei territori interni, da sempre vivaci dal punto di vista culturale e capaci di formare professionisti oggi attivi in tutta Italia e all’estero.