Piscina olimpionica di Crotone chiusa: il Comune avvia la risoluzione in danno del concessionario

L’amministrazione definisce “arbitrario” il recesso comunicato dalla mandataria dell’ATI Blu DEA e si attiva con la Federazione Nuoto per garantire la riapertura dell’impianto

A cura di Redazione
05 novembre 2025 13:36
Piscina olimpionica di Crotone chiusa: il Comune avvia la risoluzione in danno del concessionario -
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CROTONE – Con una nota pervenuta nella serata di ieri (LEGGI QUI) la mandataria del raggruppamento di associazioni concessionarie della piscina olimpionica di Crotone ha comunicato al Comune il recesso dal rapporto concessorio e, contestualmente, la risoluzione per eccessiva onerosità, addebitando responsabilità sia alla società mandante sia allo stesso ente comunale, in base a motivazioni non meglio precisate. Nella mattinata di oggi, la società ha proceduto alla chiusura dell’impianto.

In una nota, l’Amministrazione comunale di Crotone ha definito tale atto unilaterale “arbitrario e fuori dal perimetro normativo e convenzionale”, ritenendolo foriero di gravi responsabilità. Il Comune ricorda di aver già da tempo cercato di evitare l’interruzione del servizio, nonostante i noti contrasti interni tra le associazioni che compongono il raggruppamento ATI Blu DEA, nell’interesse degli utenti e dell’immagine della città.

Tuttavia, preso atto della decisione della mandataria, l’amministrazione ha disposto di avviare un procedimento di risoluzione in danno del concessionario, nel pieno rispetto delle norme previste dalla convenzione.

Il Comune respinge ogni addebito e ha annunciato che tutelerà le proprie ragioni in ogni sede.

Parallelamente, nella mattinata di oggi, il vicesindaco Cretella e l’assessore allo Sport Bossi hanno preso contatti con Alfredo Porcaro, presidente del Comitato regionale Calabria della Federazione Italiana Nuoto (FIN), che ha subito manifestato disponibilità e attenzione al caso, offrendo la propria collaborazione per individuare una soluzione immediata che consenta di scongiurare la chiusura definitiva dell’impianto.

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