“Piero Ciampi in Sila 66 anni dopo”: Catanzaro e Taverna celebrano il poeta maledetto della canzone d’autore

Conferenza stampa domani a Palazzo De Nobili. L’evento si terrà il 28 settembre nel chiostro di Taverna con ospiti di caratura nazionale

A cura di Redazione
22 settembre 2025 09:00
“Piero Ciampi in Sila 66 anni dopo”: Catanzaro e Taverna celebrano il poeta maledetto della canzone d’autore -
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Domani, martedì 23 settembre alle ore 10:30, nella sala Concerti di Palazzo De Nobili a Catanzaro, sarà presentato in conferenza stampa l’evento “Piero Ciampi in Sila 66 anni dopo”, promosso dall’associazione “Culturasila” e dall’Aps “Calabria Letteraria”, con il patrocinio dei Comuni di Catanzaro e Taverna.

L’appuntamento con il pubblico si terrà il 28 settembre alle ore 19:00, nel suggestivo chiostro che accoglie municipio e museo civico di Taverna, con ingresso libero. Alla conferenza stampa parteciperanno i presidenti delle due associazioni, Chiaffredo Manno e Pasquale Talarico.

Il legame tra Ciampi e la Calabria

“A Piero Ciampi, la canzone d’autore italiana deve pagare pegno”, disse Fabrizio De André, riconoscendo al cantautore livornese un ruolo unico e imprescindibile nella musica italiana. Una voce scomoda e irregolare, capace però di segnare intere generazioni e di ispirare grandi nomi come Gino Paoli, Renato Zero, Lucio Dalla, Zucchero, Franco Califano, Vinicio Capossela e Piero Pelù.

La Calabria rappresentò per Ciampi molto più di una parentesi: fu terra d’adozione, amata e ricambiata. Catanzaro gli ha dedicato un giardino nel quartiere Lido, ma soprattutto fu in Sila, 66 anni fa, che nacque il suo legame più autentico con questa regione, che lui definiva “un’isola anarchica e sregolata”, proprio come il suo spirito.

Un omaggio corale

La serata del 28 settembre ripercorrerà il sodalizio tra Ciampi, Catanzaro e il suo hinterland, fatto di canzoni, aneddoti e incontri. A renderle omaggio saranno ospiti di rilievo nazionale, interpreti e studiosi che negli anni hanno contribuito a raccontare la figura di un artista che, come disse Gino Paoli, è stato “il più grande di tutti”.

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