Palatucci, "Giusto fra le nazioni". Il Questore di Crotone: "L'esempio del bene che prevale sul male"

Crotone – Oggi 10 febbraio si celebra la Giornata del Ricordo, ovvero “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe”. Coincide, inoltre, con il 77° Anniversario della mor...

A cura di Redazione
10 febbraio 2022 12:37
Palatucci, "Giusto fra le nazioni". Il Questore di Crotone: "L'esempio del bene che prevale sul male" -
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Crotone – Oggi 10 febbraio si celebra la Giornata del Ricordo, ovvero “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe”. Coincide, inoltre, con il 77° Anniversario della morte dell’ultimo Questore di Fiume Giovanni Palatucci, di cui è in corso il processo per la beatificazione, dopo la morte avvenuta nei campi di sterminio in Germania il 10 Febbraio del 1945, per aver salvato cinque mila ebrei dalla mano nazista.

E’ stato ricordato a Crotone, questa mattina presso la Chiesa del Rosario, il questore “Giusto fra le nazioni”, l’ultimo reggente della Questure di Fiume, con una mesta cerimonia officiata da don Ezio Limina, cappellano della Questura di Crotone, a cui hanno preso  parte il Questore di Crotone Marco Giambra, il Vice Presidente Nazionale dell’associazione Giovanni Palatucci, Vincenzo Costa, il Prefetto di Crotone Carolina Ippolito, il comando provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Marina, del Vigili del fuoco, Francesco Iorno comandante della Polizia Municipale, i militanti delle Associazioni civili dell’A.N.M.I. dell’A.N.C.R.I, degli Amici dei Bersaglieri, il presidente del Tribunale di Crotone Maria Vittoria Marchianò, il vice presidente dell’ente provinciale Giuseppe Fiorino , il primo cittadino Vincenzo Voce.

Credo che sia un esempio, una persona da lodare perchè poteva salvarsi – ci ha detto Vincenzo Costa, dell’Associazione Nazionale Palatuccie lo poteva fare, aveva la facoltà,  sopratutto di famiglia. Questa voglia di sacrificarsi per gli altri l’aveva dentro, anche nella Questura di Genova difendeva le cause degli altri. Era diventato un personaggio scomodo e trasferito a Fiume, dove continuò la sua opera“.

Il funzionario di Polizia dunque ha onorato la sua divisa non piegandosi a logiche disumane: “Non ha acconsentito a quella distinzione che in quel momento in Italia dal 1938 con le leggi razziali cominciava a discriminare gli ebrei – sono le parole di don Ezio Liminae proprio per questa sua opera e coraggio, per aver salvato i fratelli ebrei, ha rischiato la vita. E’ stato arrestato, dunque, e internato nei campi di sterminio di Dachau. La sua memoria è un prezioso ricordo non solo per le Questure ma anche per le comunità, una vita spesa al servizio degli altri”.

Questa giornata, inoltre, unisce sia il ricordo del “Giusto fra le nazioni” e la giornata del Ricordo, conservando   e rinnovando la memoria della tragedia degli italiani nel massacro delle Foibe, ad opera di un altro folle, il generale Tito: “Questa ricorrenze ci ricordano il valore della diversità che deve essere tutelata – ha aggiunto il Prefetto Carolina Ippolito  Crotone è una città tollerante dove la persona è diversa da noi, ma non ho mai visto una città più accogliente di questa, che è disposta ad integrare la persona diversa”.

Poi, al termine della cerimonia, una corona d’alloro in Piazza Umberto I, dove lo scorso anno era stato piantato un albero di ulivo in ricordo del suo sacrificio, e dove è stata posta la targa (guarda la nostra diretta facebook cliccando qui): “L’esempio di Palatucci rappresenta per noi un faro di sentimenti di orgoglio per l’appartenenza al nostro corpo – ha concluso il Questore di Crotone Marco Giambrauna stella che brilla nell’oscurità di quei momenti tragici della seconda guerra mondiale. Questo ci fa riflettere perchè quei momenti costituiscono la testimonianza di quanto male l’uomo riesce a fare, mentre Palatucci è l’esempio del bene che prevale sul male“. Alla cerimonia in Piazza Umberto I, era presente anche il Procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia e  gli studenti dell’Istituto Alcmeone vincitori della borsa di studio che porta il nome del “Questore di Fiume”.

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