Nyumba, la Calabria che accoglie: cinque riconoscimenti per il docufilm che celebra l’umanità
Cinque premi per il docufilm scritto da Paola Bottero e diretto da Francesco Del Grosso
Sono cinque i riconoscimenti ottenuti da Nyumba, il docufilm scritto da Paola Bottero, diretto da Francesco Del Grosso e prodotto da Indaco Film con il sostegno della Calabria Film Commission.
A Milano e a Tricase sono arrivate le prime due importanti affermazioni: Miglior documentario 2025 al Salento International Film Festival – «un documentario che illumina, commuove e apre spazi di ascolto e riflessione» – e il Premio Felix, assegnato per «la forza poetica del racconto, l’uso evocativo delle immagini e del suono e la capacità di fondere linguaggi e prospettive diverse in un’unica, potente testimonianza di umanità condivisa».
Pochi giorni prima, Paola Bottero e Francesco Del Grosso avevano ritirato il Premio Speciale del Catania Film Festival, che si aggiunge alla Menzione speciale della giuria giovani ricevuta a Visioni dal Mondo – Festival Internazionale del Documentario. L’ultimo, in ordine di tempo, è il Premio Miglior Regia dell’Asti Film Festival (sezione “Asti DOC”). Una prima tornata di riconoscimenti che conferma il valore dell’opera.
“Viaggio interiore che racconta anche la Calabria”
Soddisfazione per il presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, che sottolinea come Nyumba rappresenti un racconto di accoglienza e identità: «La Calabria, oltre alle sue bellezze artistiche e naturalistiche, mostra la bellezza del popolo che la abita, capace di far sentire a casa chiunque la scelga». Un modo di accogliere che appartiene da sempre alla regione.
Un bilancio straordinario
In poco più di due mesi dall’uscita, il docufilm ha partecipato a venti festival, di cui sei internazionali, totalizzando oltre 30 proiezioni e incontrando pubblico, studenti, critici e giurie. I racconti di Abdulaye, Alex, Hafsa, Moussa e Sisì continuano a emozionare: «Il film esplora il concetto di casa – si legge nella motivazione del SiFF – come identità, memoria, appartenenza e respiro collettivo».
La voce dell’autrice
Paola Bottero spiega così l’obiettivo del progetto: “Restituire una dimensione umana” a chi troppo spesso viene ridotto a numero o problema. «Non esiste il tema dei migranti: esistono persone, con diritti, emozioni e motivazioni profonde. Nyumba è un racconto di accoglienza, ma anche di restituzione: ricordare chi siamo, da dove veniamo e dove siamo andati era un dovere morale».
Il pubblico, nelle numerose proiezioni, ha dimostrato di cogliere fino in fondo questa visione empatica e coraggiosa, in un film che trasforma il concetto di “casa” nel luogo più universale che esista: la dignità di ogni essere umano.