Nefrologia, riattivato a Crotone il servizio per le fistole arterovenose

Il Commissario Calamai: “Un risultato che chiude un 2025 di riorganizzazione, recupero di servizi e rafforzamento dell’assistenza nefrologica”

A cura di Redazione
22 dicembre 2025 09:12
Nefrologia, riattivato a Crotone il servizio per le fistole arterovenose -
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All’OspedaleSan Giovanni di Dio’ di Crotone torna operativo, dopo quasi due anni di sospensione, il servizio di confezionamento delle fistole arterovenose per emodialisi, insieme all’ambulatorio dedicato al monitoraggio dell’accesso vascolare. Si tratta di un risultato di rilievo per l’assistenza ai pazienti dializzati e un segnale concreto del percorso di riorganizzazione avviato dall’Azienda sanitaria provinciale di Crotone nel corso del 2025.

Il servizio, affidato al dottore Alessandro Colombo e alla dottoressa Antonietta Errante, rientra nel percorso di riorganizzazione della rete nefrologica e dialitica regionale previsto dal DCA n. 103 del 31 marzo 2023, che promuove la costituzione di un vascular team all’interno del Dipartimento Interaziendale di Area Centro di Nefrologia.

La riattivazione rappresenta un passo importante verso una maggiore integrazione e ottimizzazione delle cure, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e garantire ai pazienti del territorio l’accesso diretto a prestazioni essenziali, storicamente parte integrante della competenza nefrologica. L’attività è già entrata a regime: una paziente proveniente dall’area di Lamezia Terme è stata la prima a beneficiare del servizio, grazie al lavoro dell’équipe multidisciplinare della Nefrologia dell’ospedale crotonese, composta dai medici e dal personale infermieristico del reparto, tra cui Saverio Audia e Carmela Colacino.

“Il ritorno del confezionamento delle fistole arterovenose – dichiara Giuseppe Coppolino, direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi – restituisce piena operatività a una pratica fondamentale nella gestione della dialisi e riafferma il ruolo clinico del nefrologo nella presa in carico diretta del paziente. È il risultato di un lavoro di squadra e di una visione organizzativa coerente con la programmazione regionale, orientata alla qualità e alla continuità delle cure”.

Il 2025 ha segnato una fase di ricostruzione e consolidamento per la UOC di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Crotone. Dopo anni complessi, caratterizzati da una significativa carenza di personale medico – in alcuni periodi ridotto a sole due unità – l’Unità Operativa ha progressivamente ricostruito e stabilizzato la propria attività grazie al supporto del contingente medico cubano, all’ingresso di giovani specialisti che hanno completato il percorso formativo e al sostegno della Direzione Strategica e della Direzione di Presidio Ospedaliero.

Tra i risultati più significativi dell’anno figura l’inaugurazione del Centro Dialisi ristrutturato di Mesoraca, simbolo della ripartenza del servizio pubblico sul territorio, frutto di un lavoro sinergico tra direzione sanitaria, amministrazione e personale sanitario. Parallelamente, l’attività ambulatoriale ha registrato un incremento delle prestazioni, sia per le prime visite sia per i controlli, consentendo una riduzione delle liste d’attesa e una risposta più tempestiva ai bisogni assistenziali dei cittadini.

Nel territorio crotonese, dove operano esclusivamente i centri pubblici di Crotone e Mesoraca, il tasso di occupazione delle postazioni di emodialisi si mantiene al di sotto del 100%, un dato che riflette l’efficacia dell’ambulatorio dedicato ai pazienti con Malattia Renale Avanzata (MAREA), che consente un follow-up strutturato dei pazienti in fase pre-dialitica. In questo ambito, la UOC di Nefrologia e Dialisi si distingue per una percentuale di pazienti in dialisi peritoneale pari al 40%, nettamente superiore alla media nazionale del 10–12%, grazie all’impegno della dottoressa Rosalia Boito, della dottoressa Sara Pugliese e del personale infermieristico.

Nel corso dell’anno è stato inoltre portato avanti il Progetto Dialisi Vacanza, che ha consentito ai pazienti di effettuare il trattamento e soggiornare nel territorio crotonese durante il periodo estivo e le festività natalizie, favorendo continuità assistenziale e qualità della vita.

Completata anche la riorganizzazione dell’ambulatorio per l’inserimento in lista trapianto e il follow-up dei pazienti trapiantati, attività coordinata dal dottore Arcangelo Sellaro e dal dottore Davide Mauro, garantendo continuità assistenziale e presidio qualificato sul territorio.

“La riattivazione del servizio per il confezionamento delle fistole arterovenose – dichiara il Commissario straordinario dell’ASP di Crotone, Monica Calamai – è una novità importante per i pazienti, ma anche il segno tangibile di un percorso più ampio che ha caratterizzato l’intero 2025 della Nefrologia. Il rientro del dottore Colombo conferma che l’Ospedale ‘San Giovanni di Dio’ sta tornando ad essere attrattivo, un segnale incoraggiante per proseguire su questa strada nell’interesse dei cittadini e della sanità pubblica del territorio”.

Il 2025 si chiude così come un anno di consolidamento e rilancio per la Nefrologia dell’ASP di Crotone, fondato su competenze, integrazione organizzativa e attenzione costante ai bisogni dei pazienti, restituendo al territorio un servizio pubblico solido, qualificato e orientato alla presa in carico globale della persona.

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