Natale in carcere, Torriani sceglie gli ultimi: Messa e pranzo con i detenuti a Crotone
Da Crotone un messaggio forte di speranza: il 25 dicembre l’Arcivescovo Alberto Torriani tornerà nella Casa circondariale per la Messa di Natale e un pranzo condiviso
Quando monsignor Alberto Torriani arrivò a Crotone come Vescovo eletto, prima ancora dell’insediamento ufficiale, scelse di compiere un gesto dal valore profondamente simbolico e pastorale. Il suo primo incontro fu, al mattino, nella Casa circondariale di Crotone, per un momento di preghiera condiviso con le persone ospiti dell’istituto. A seguire, la visita all’Ospedale civile di Crotone e l’incontro con i giovani della diocesi. Un cammino che fin dall’inizio ha indicato una direzione chiara: partire dalle ferite, senza dimenticare di passare dalla speranza.
Un episcopato che si apre così, tra fragilità e futuro, e che troverà una tappa il 25 dicembre, giorno di Natale, quando l’Arcivescovo Alberto Torriani tornerà nella Casa circondariale di Crotone per celebrare la Santa Messa e condividere un pranzo conviviale con le persone che vivono quotidianamente la realtà del carcere. Un segno concreto di prossimità e di Vangelo vissuto, che assume un altro significato a pochi giorni dal Giubileo dei Detenuti, nel solco del Pontificato di Leone XIV e della consuetudine di molti vescovi italiani di visitare carceri e case circondariali come luoghi privilegiati di ascolto e misericordia.
Già ieri, all’interno della Casa circondariale di Crotone, si è vissuto un momento di autentica condivisione con le persone detenute: un incontro conviviale accompagnato dalla musica di Vittorio Rocca e Renato Zero e dal pranzo preparato dallo chef stellato Ercole Villirillo, capace di trasformare un tempo ordinario in un’esperienza di dignità, relazione e umanità.