Natale a Crotone: il camper di Volontari On The Road porta calore e solidarietà
Anche la sera della Vigilia, pasti caldi per chi vive ai margini della società
CROTONE – Anche quest’anno, Volontari On The Road non si ferma durante le feste natalizie. Il loro camper, da anni simbolo di solidarietà in città, continuerà a girare per le strade di Crotone offrendo pasti caldi a chi ne ha più bisogno, proprio come la sera della Vigilia di Natale 2025.
A raccontare l’iniziativa è Aldo Pirillo, responsabile dei Volontari di Strada: «Un Natale a cui daremo dignità, offrendo come al solito la cena del 24, generosamente offerta da un nostro benefattore», spiega. «Anche quest’anno tantissimi migranti vengono al camper per prendere un piatto caldo, così come non mancano i crotonesi».
Il giro del camper non si fermerà durante le feste: «Stiamo organizzando il percorso per non spezzare il giro in questi giorni, per dare sempre la nostra assistenza a chi vive ai margini della società», sottolinea Pirillo.
Non mancano le difficoltà, soprattutto in alcune zone della città: «Quelli di piazzale Nettuno vengono direttamente in piazza», dice Pirillo, evidenziando che il problema della collocazione di alcune persone senza documenti resta aperto. «Ci sono ragazzi che non vogliono andare in un ostello dove devono fornire la propria identità. Sarebbe importante riuscire a garantire un posto dignitoso e caldo per tutti».
Il terzo settore prova a dare risposte concrete, ma i limiti sono chiari: «Stiamo cercando di organizzarci, perché senza il sostegno delle istituzioni non ce la faremo. Mantenere un ostello ha costi consistenti e al momento non abbiamo le possibilità come terzo settore. Però se ci riuniamo tutti, possiamo certamente trovare soluzioni».
Attualmente, a supportare l’iniziativa sono circa trenta volontari, impegnati a portare solidarietà e calore umano durante le festività natalizie. «Il Natale – conclude Aldo Pirillo – non è solo una festa, ma un’occasione per tendere la mano a chi è in difficoltà e far sentire a tutti la propria dignità».
Danilo Ruberto