Mesoraca, don Francesco Foresta ordinato sacerdote nella vigilia di Tutti i Santi
Monsignor Alberto Torriani: “Alzati, custodisci il tesoro, vivi le Beatitudini”
Dopo l’ordinazione di don Angelo Garofalo, di Pagliarelle, nella vigilia della Solennità di Tutti i Santi, anche la comunità di Mesoraca ha vissuto un momento di grande festa: nella serata del 31 ottobre, presso la Chiesa monumentale del Ritiro, monsignor Alberto Torriani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, ha ordinato sacerdote don Francesco Foresta.
Alla celebrazione erano presenti i sacerdoti di Mesoraca, la comunità francescana, le fraternità delle Cinque Pietre e San Michele Arcangelo, il vicario episcopale don Giuseppe Marra, il clero crotonese e il sindaco Annibale Parise.
Nel corso dell’omelia, monsignor Torriani ha consegnato a don Francesco e alla comunità tre parole: “Alzati, custodisci il tesoro, vivi le Beatitudini”.
«Alzati – ha detto il vescovo – come Esdra: lasciati rimettere in piedi dalla Parola di Dio e cammina insieme al popolo, perché il ministero non si vive da soli».
Poi l’invito a “custodire il tesoro in vasi di creta”, ricordando che il sacerdote è fragile ma portatore della potenza di Dio: «Non sei chiamato a essere un eroe, ma a custodire Cristo e offrirlo con mani umili. La gente non ha bisogno di te al posto di Cristo, ma di Cristo attraverso di te».
Infine, l’esortazione a vivere le Beatitudini: «Sii povero in spirito, mite, misericordioso. Il confessionale diventi la stanza della carezza di Dio. Difendi sempre gli ultimi e cerca l’unità. Quando il Vangelo costerà, ricordati che non sei solo: i Santi ti faranno scudo».
Mons. Torriani ha poi richiamato il significato dei segni liturgici dell’ordinazione: «Le tue mani, unte con il Crisma, serviranno per benedire, perdonare, consolare. Saranno mani di creta ma profumeranno di Cristo».
Ha concluso con un augurio semplice e profondo: «Alzati ogni mattina con la Parola, custodisci il tesoro che ti è affidato, vivi le Beatitudini perché in esse la santità diventa storia. Il Signore custodisca il tuo cuore, benedica le tue mani e renda fecondo il tuo ministero».