Melissa - Cieli e terra liberi: si lavora per il turismo

Melissa – Si lavora all’area camper dove, un tempo, sorgeva Palazzo Mangeruca, fatto saltare in aria nelle scorse settimane per restituire questo luogo alla cittadinanza.

Primo asfalto nel progetto vede l’investimento di una somma complessiva di Euro 700.000,00. “La ditta prosegue nella eliminazione delle macerie – ci ha detto il sindaco di Melissa Raffaele Falbo – è quasi tutto tolto da dove sorgeva il palazzo, ora si tratta di dare vita, finalmente, all’area camper“.

Nei prossimi giorni, infatti, si procederà con la conformazione dei parcheggi, le alberature e l’impiantistica: “Credo che per fine aprile saranno spese tutte le risorse a nostra disposizione – continua il primo cittadino – e l’area sarà pronta non totalmente, ma siamo intorno all’80 della fruibilità di un’area da camper, per favorire il nostro turismo“.

Le macerie sono state tutte smaltite in discariche speciali, macinate e portate dall’azienda in un luogo comunicato dalla Regione Calabria: “Materiale riciclato per sottofondi stradali“. Dopo tanti anni, il cielo di Melissa è libero e, sulla 106, si può vedere il mare al posto dell’ecomostro, in una terra colorata da spiagge e vigneti:

“L’area camper accoglierà venti mezzi con la possibilità di potersi rifornire di acqua, energia elettrica e smaltimento di reflui. Poi ovviamente tutto un percorso di coinvolgimento all’interno della comunità, ma questo sarà gestito e pensato nel momento in cui la struttura sarà pronta“. L’amministrazione comunale prepara al meglio la stagione estiva ormai alle porte: “Abbiamo definito le procedure della gestione temporanea delle spiagge, stiamo lavorando alla programmazione, per fine mese tramite un video annunceremo l’avvio della stagione estiva, siamo un cantiere aperto“.

A giugno terminerà il mandato dell’amministrazione guidata dal sindaco Falbo: “Il nostro è un lavoro che sostanzialmente prepara una nuova compagine amministrativa, e vedremo a chi sarà affidata“. Su una possibile ricandidatura ci ha detto così: “Ancora non ho sciolto le riserve“, conclude.