#MaiPiùUltimi - Caterina Marano: «Un Popolo che è senza storia, è senza futuro»

– Continua il nostro viaggio tra i meandri del L’obiettivo di CrotoneOk è quello di aprire un serio dibattito tra le energie vive della città per comprendere appieno quell...

A cura di Redazione
02 maggio 2024 15:55
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#MaiPiùUltimi – Continua il nostro viaggio tra i meandri del #MaiPiùUltimi. L’obiettivo di CrotoneOk è quello di aprire un serio dibattito tra le energie vive della città per comprendere appieno quelle che sono le criticità del nostro territorio e capirecome affrontarle e superarle, così come andare ad esplorare le eccellenze della nostra provincia per esaltarle.

Questa settimana nel “salottino” di CrotoneOk è venuta a trovarci la presidente dell’Ordine degli avvocati, Caterina Marano. Caterina Marano è stata una dei protagonisti della serata evento di “Un anno di CrotoneOk” essendo stata indicata come uno degli OK del mese di maggio 2023 ed è arrivata settimana nel premio social, prima tra le donne.
«E’ stata una bella sopresa anche per me. Ed è stata bello mettersi in gioco così come è stato interessante perchè ci siamo misurati su una tematica importante quella di non essere mai più ultimi, come monito per questa città, per noi professionisti e per noi donne».

Cosa le è rimasto della serata di “Un anno di CrotoneOk”?
Sicuramente quella riflessione che dovremmo continuare a fare tutti quanti: cosa dobbiamo fare per non essere mai più ultimi. La riscoperta del nostro ruolo all’interno di questa città e soprattutto la riscoperta di questa città, del territorio e della sua storia. D’Altronde un popolo senza storia è un popolo che non ha futuro. Ed io credo che si debba partire proprio dal passato, ma non come contemplazione delle antiche glorie che sono state, ma per avere più consapevolezza di cosa siamo, e per portare avanti questa storia e riconquistare quella gloria che abbiamo, putroppo, perso nel tempo.

L’Ok dato dalla redazione è stato un riconoscimento all’elezione del primo presidente donna dell’ordine degli avvocati di Crotone.
E’ un dato storico ma credo non ci siano meriti nell’essere la prima donna presidente dell’ordine degli avvocati. Tutta la riconoscenza va data a quei colleghi che mi hanno dato fiducia e mi hanno ritenuta degna di rappresentarli. Da parte mia c’è soltanto il coraggio di affrontare questa responsabilità Quando si è “prima” nella storia di una categoria, è chiaro che le responsabilità sono maggiori. La mia elezione ha segnato il culmine di una battaglia che altre donne hanno combattuto prima di me, anche in termini di pari opportunità. Io ho solo raccolto i frutti delle loro battaglie.

Il dato è ancora più significativo se paragonato ad altre città. Milano, per esempio, non ha mai avuto una donna come presidente dell’ordine degli avvocati.
Ci riflettevo proprio quella sera, quando si parlava degli indici negativi per questo territorio. Per quanto riguarda la mia professione il nord è più indietro rispetto al sud. Lo è in termini di conciliazione, per esempio sui tempi lavoro e vita familiare. La posizione delle donne al nord è più sacrificata rispetto al sud. L’ordine degli avvocati di Crotone ha un comitato Pari opportunità che è stato il secondo in Italia ad essere stato costituito, il primo in Calabria.

Siamo ultimi anche perchè ci sono poche donne al comando?
Non credo proprio! Nel nostro territorio ci sono donne coraggiose, capaci, che hanno saputo sostituire completamente gli uomini in tutto quello che riguarda l’impegno familiare. Questa è una terra segnata da una grande emigrazione e le donne hanno dovuto fare da madri e da padri, e si sono sostituite ai loro partner anche per quanto riguarda il menage familiare e patrimoniale all’interno della famiglia. Una cultura che abbiamoe reditato dalla nostra storia. Non per niente a Crotone è nata la prima scuola filosofica, quella pitagorica, aperta anche alle donne. Credo che qualcosa di questa cultura sia rimasta dentro di noi. I problemi ci sono, come da ogni parte. Ma è proprio il sud, per esempio, a dare forti segnali anche sulla violenza di genere. Io spesso faccio riferimento a Franca Viola , sicialiana, grazie a lei abbiamo avuto l’abolizione del matrimonio riparatore.
Oppure Cecilia Faragò, una donna accusata di stregoneria, lei si è difesa e grazie anche al supporto di un giovane avvocato, ed è stata la prima donna ad essere assolta. E grazie a questo episodio il reato di stregoneria è stato abbolito.

Cosa possono fare i professionisti e gli ordini professionali per aiutare Crotone a non essere mai più ultima?
Sicuramente possono e devono contribuire ad un cambiamento culturale. L’ordine che rappresento, da sempre, è stato attento e vigile sul territorio. Per esempio da tanto tempo ci occupiamo di diverse tematiche ad ampio spettro sociale, come può essere la sicurezza sul lavoro, la disoccupazione, la violenza di genere, l’ambiente. L’avvocatura, in questo, è stata pochi anni fa artefice di un importante evento di alta formazione sulle città e le comunità sostenibili. Durante il quale abbiamo parlato anche di bonifica, un tema che proprio in questi giorni è tornato alla ribalta. Noi ci abbiamo tenuto a creare dei professionisti esperti, consapevoli del problema, capaci di potersi sedere ad un tavolo per affrontare il tema.

Come avvocato, come donna e come professionista, come si può aiutare il territorio a costruire un dialogo costruttivo, abbattere le polemiche. Si può ragionare insieme?
Il dialogo è una condizione necessaria all’emancipazione di un territorio. Come ordine noi manteniamo un dialogo attivo con il territorio, non solo con la convegnistica, che definiamo trainante, ma andiamo anche nelle scuole a parlare con i più giovani. Il dialogo è fondamentale. Dal confronto e dall’esempio nascono le riflessioni e nasce così l’emancipazione sia personale che territoriale.

L’ordine degli avvocati ha celebrato qualche settimana fa i suoi 75 anni…
Si, una cosa che non avevamo fatto, anzi, a dirla tutta, nata da una scoperta che ho fatto personalmente insieme ad altri consiglieri. Da quando mi sono insediata ho dato corso ai lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dei locali dell’Ordine. Durante lo sgombro ho trovato dei vecchi documenti, tra i quali il dercreto di costituzione dell’ordine, che è stato costituito il 28 aprile del 1948. Insieme a questo abbiamo rinvenuto altri documenti, molto interessanti, che testimoniano di come gli avvocati c’erano, ci sono e ci saranno anche affianco di questo territorio e a tutela di questo territorio.

Antonio Gaetano

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