L'Università delle generazioni premia due eccellenze catanzaresi

Si tratta di Elisabetta Mirarchi e Maria Annunziata Procopio, originarie di Davoli

A cura di Redazione
15 settembre 2025 11:00
L'Università delle generazioni premia due eccellenze catanzaresi -
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L'Università delle Generazioni dà il via alla nuova stagione di riconoscimenti con il “Gran Premio delle Generazioni”, che si terrà il prossimo 4 ottobre 2025. Questo prestigioso evento sarà seguito dal “Premio Badolato” e dal “Premio Agnone”, previsti per il 7 ottobre, e dal “Premio per la Gentilezza” il 13 novembre.

Il promotore dell'iniziativa, Domenico Lanciano, spiega il significato profondo di queste premiazioni: “Queste iniziative non si limitano a gratificare coloro che si distinguono per il loro impegno nei confronti dei valori etici e sociali, ma vogliono anche offrire esempi concreti di persone cui le nuove generazioni possano ispirarsi. È fondamentale, infatti, che i giovani vedano modelli positivi da seguire.”

Il primo riconoscimento, il “Gran Premio delle Generazioni”, sarà assegnato a personalità che si sono contraddistinte per il loro impegno nel favorire il dialogo intergenerazionale, dalla scuola materna ai più anziani. Questo premio celebra coloro che, attraverso la loro attività professionale e vocazionale, contribuiscono a rafforzare i legami tra le diverse generazioni e a promuovere una crescita etica e socio-culturale condivisa.

Procopio Maria Annunziata (Lanciano Domenico 15.9.2025)
Maria Annunziata Procopio

I premiati del 2025

Per il 2025, il “Gran Premio delle Generazioni” andrà a cinque personalità di spicco, in ordine alfabetico:

  • Antonio Fernando Lanciano e Maurizio Maiotti di Milano,

  • Elisabetta Mirarchi e Maria Annunziata Procopio di Davoli (Catanzaro).

Antonio Fernando Lanciano, dirigente di settore in una multinazionale, è noto per la sua dedizione nell’assistere i suoi anziani genitori, residenti a Catanzaro Lido, assicurando loro una qualità della vita elevata. Una testimonianza tangibile di amore familiare e responsabilità verso le generazioni più fragili.

Maurizio Maiotti, editore e appassionato di musica, ha dedicato la sua carriera a documentare le epopee musicali, specialmente nel contesto del cantautorato e dei gruppi pop-rock, diventando una figura fondamentale nel preservare la memoria storica musicale degli ultimi decenni. La sua opera non solo racconta, ma celebra le generazioni che hanno attraversato e definito la cultura musicale del dopoguerra.

Elisabetta Mirarchi, giornalista della Rai, è nota per il suo lavoro di approfondimento sulle peculiarità sociali e culturali delle realtà italiane meno conosciute. Con i suoi Speciali del TG1 e TV7, ha saputo raccontare storie che vanno oltre i riflettori della cronaca quotidiana, offrendo spunti di riflessione sulla società italiana.

Maria Annunziata Procopio, anch’essa originaria di Davoli ma residente nel milanese, continua a nutrire la sua passione per l’insegnamento, pur essendo in pensione. La sua attività di scrittrice di racconti illustrati e sonori, insieme all’elaborazione di metodologie didattiche innovative, la rende un esempio di continua evoluzione professionale e di passione per l’educazione.

Un premio che cresce con il tempo

Il “Gran Premio delle Generazioni” è giunto alla sua sedicesima edizione, confermandosi come uno dei riconoscimenti più ambiti e significativi in Italia. Nato quasi in sordina nel 2009, il premio si è rapidamente affermato come un punto di riferimento per la valorizzazione di personalità che incarnano i valori universali della solidarietà, dell’etica e del rispetto tra le generazioni. Ogni anno, le personalità premiate sono scelte per il loro impegno a costruire ponti tra le diverse fasce di età, creando una rete di scambi e opportunità per il futuro.

L’Università delle Generazioni torna a sollecitare tutte le amministrazioni comunali italiane a dedicare almeno una giornata all’anno per premiare i cittadini che contribuiscono attivamente al benessere e alla crescita della comunità. In particolare, l’invito è rivolto ai Sindaci per celebrare i neo-maggiorenni che, a 18 anni, affrontano il passaggio all’età adulta: “Sono il bene più prezioso per il futuro del nostro territorio”, sottolineano i promotori del premio.

La tradizione del premio, che affonda le sue radici nel 1983 con l’iniziativa della “Festa dei diciottenni” lanciata dalla Rai, continua a crescere e a coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, testimoniando l'importanza di festeggiare i momenti di passaggio e di crescita. Il “Benvenuto” sociale che viene loro riservato è un riconoscimento pubblico che celebra l’ingresso dei ragazzi nell’età adulta, invitandoli a riflettere sull'importanza del loro ruolo nella società.

Con l’approssimarsi della cerimonia del 4 ottobre, l’Università delle Generazioni si prepara a celebrare un nuovo anno di riconoscimenti, in cui l'impegno civico, sociale e culturale continua a essere il faro per una comunità sempre più unita e consapevole.

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