Lo sport come missione: il Giubileo diocesano unisce fede, passione e speranza

A Roccelletta di Borgia atleti, dirigenti e fedeli riuniti per il Giubileo dello Sport. Mons. Maniago: “Essere fiaccole di Bene e di Bello per costruire insieme pace e speranza”

A cura di Redazione
17 ottobre 2025 18:00
Lo sport come missione: il Giubileo diocesano unisce fede, passione e speranza -
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14 Ottobre 2025 | Catanzaro Nel mese dedicato alle missioni, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace ha celebrato il Giubileo dello Sport, un appuntamento che ha intrecciato fede, passione e impegno civile, trasformando l’attività sportiva in un autentico linguaggio di speranza.

L’evento, promosso nell’ambito dell’ottobre missionario, ha voluto sottolineare il valore dello sport non solo come pratica atletica, ma come strumento educativo, sociale e spirituale, capace di costruire ponti, favorire la fraternità e alimentare la bellezza del vivere insieme.

Durante la celebrazione, è emerso con forza il concetto di sport come missione “missionaria”: ogni gesto atletico e ogni iniziativa sportiva possono diventare segno concreto di bene, luce e testimonianza. “Essere fiaccole di Bene e di Bello” – è stato ricordato – significa vivere la passione sportiva come forma di comunione, inclusione e pace.

La liturgia giubilare, presieduta dall’Arcivescovo Metropolita S.E. Mons. Claudio Maniago, ha visto la partecipazione di numerose Federazioni e Enti di Promozione Sportiva, confermando il radicamento dello sport nel tessuto educativo e pastorale del territorio.

Particolarmente significativa la presenza dell’U.S. Catanzaro, rappresentata dal presidente ing. Floriano Noto e dal calciatore Ruggero Frosinini, che con la loro testimonianza hanno ribadito il valore formativo dello sport per le giovani generazioni.

In comunione con l’invito di Papa Leone XIV a pregare per la pace attraverso il Santo Rosario, la comunità sportiva si è raccolta in preghiera a Roccelletta di Borgia, affidando alla Beata Vergine Maria il desiderio di un mondo riconciliato.

Molto apprezzato anche il dialogo con Mons. Maniago, che ha stimolato una riflessione profonda sul ruolo dello sport all’interno della comunità cristiana, invitando atleti, dirigenti e allenatori a vivere con autenticità la propria “vocazione sportiva”.

Nel corso della celebrazione sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai membri dell’Arcidiocesi che hanno preso parte al corso Avamposti Sportivi, promosso dall’Ufficio Sport della CEI in collaborazione con l’Università Ecclesia Mater di Roma.

Il Giubileo dello Sport si è così confermato come un momento di incontro e condivisione, capace di unire il mondo sportivo e la Chiesa in un’unica missione: fare dello sport uno strumento di evangelizzazione, educazione e costruzione della pace.

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