Lo sapevi? Monsignor Pietro Raimondi fu chiamato “il Vescovo del popolo”

Questa storia nasce a Verbicaro, un ameno paese in provincia di Cosenza, nel 1986. Pietro Raimondi è stato Vescovo di Crotone, quando ancora non la sede non era stata elevata ad Arcidiocesi. Successo...

A cura di Redazione
11 ottobre 2023 17:00
Lo sapevi? Monsignor Pietro Raimondi fu chiamato “il Vescovo del popolo” - Monsignor Pietro Raimondi insieme a Don Ottorino Zanon
Monsignor Pietro Raimondi insieme a Don Ottorino Zanon
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Questa storia nasce a Verbicaro, un ameno paese in provincia di Cosenza, nel 1986. Pietro Raimondi è stato Vescovo di Crotone, quando ancora non la sede non era stata elevata ad Arcidiocesi. Successo a Dionigi l’Areopagita e, cronologicamente a Monsignor Antonio Galati (morto nel 1946), resse la comunità di Crotone dal 1946 al 1971, consegnando la Chiesa alla modernità del Concilio Ecumenico Vaticano II, processo poi completato da Monsignor Giuseppe Agostino, suo successore.

Il 29 settembre del 1946 arriva presso la Basilica Cattedrale di Crotone, con mitria e pastorale, dopo aver ricevuto l’ordinazione episcopale a Cassano allo Ionio. Svolse il ministero per ben venticinque anni.  Al compimento del 75simo anno di età, rassegnò le dimissioni nelle mani di Papa Paolo VI, ritirandosi nella sua Verbicaro, dove morì nel 1986.

La Mitria rossa in capo alla statua di San Dionigi, protettore della città di Crotone, è quella indossata da Monsignor Raimondi, segno tangibile dell’amore del presule alla Diocesi a lui affidata. Qualche persona anziana ci ha detto che è stato “vescovo amato e vescovo del popolo“, tra la gente. “Non era difficile vederlo in Piazza Duomo“, ci è stato confidato, “un uomo buono“.

Fu lui a far ricostruire il palazzo della Curia, con interventi statali, e a far aprire la sala da Cinema poi intitolata alla sua persona. La via di Crotone, che porta dalla Curia in Piazza Umberto I, porta infatti il nome di “Via Pietro Raimondi”. Fu sua intuizione portare i sacerdoti della Pia Società San Gaetano a Crotone, invitando in città don Ottorino Zanon: la prima chiesa affidata nella storia della missione dei Gaetanini fu proprio Sant’Antonio da Padova.

Sul presule e sul fondatore della congregazione, così scrisse il signor Alfonso Sorrentino (qui): “Due uomini innamorati di Dio, due uomini attenti e sensibili verso il proprio prossimo, guidati dallo Spirito del Signore Risorto, si sono incontrati e hanno realizzato una bella e importante pagina di storia della città di Crotone, della nostra storia. Uno dei due era monsignor Pietro Raimondi, vescovo di Crotone; l’altro don Ottorino, prete vicentino fondatore della Pia Società San Gaetano. Il primo sentiva il peso della scarsità di clero e la mancanza di assistenza religiosa nei quartieri di periferia e più poveri della città; l’altro bruciava di ardore apostolico ed era impaziente di inviare i suoi giovani religiosi in missione”.

Di Giovanni Celia, esistono due volumi dedicati al Vescovo di Crotone, Mons. Pietro Raimondi vescovo di Crotone. Ricordi di un pastore nel centenario della nascita e Mons. Pietro Raimondi. Il Vescovo-Parroco

 

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