L'asilo Sacro Cuore ritorna a vivere: i luoghi dell’infanzia diventano spazi di comunità

Dalla memoria alla rinascita: spazi per bambini, giovani e anziani grazie alla comunità e alla generosità di privati

A cura di Redazione
26 settembre 2025 13:20
L'asilo Sacro Cuore ritorna a vivere: i luoghi dell’infanzia diventano spazi di comunità -
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Un luogo di memoria che torna a vivere nel cuore della città. Ieri pomeriggio, con una solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Crotone-Santa Severina monsignor Alberto Torriani, sono stati inaugurati i locali ristrutturati del “Sacro Cuore”, storicamente legati all’asilo delle suore e oggi connessi alla parrocchia di Santa Chiara.

Alla celebrazione hanno preso parte il parroco don Giovanni Barbara, il vicario parrocchiale don Albert, le suore della comunità, i sacerdoti don Franco Lonetti e don Massimo Riganello, insieme a numerosi fedeli. Presente anche l’assessore comunale alla cultura Nicola Corigliano.

Grazie al contributo di privati e al sostegno di una banca, i locali sono stati completamente rinnovati e ora si preparano ad accogliere un nuovo capitolo della loro storia. In attesa degli accreditamenti comunali per diventare asilo paritario, gli spazi saranno utilizzati per attività di baby parking, oratorio, catechismo e iniziative rivolte anche agli anziani.

«Da ricordi siamo passati alla vita - ha detto l'arcivescovo Torriani - siamo passati alla rinascita attraverso la generosità di tanti. Il nome Sacro Cuore è vocativo, perché qui siamo nel cuore della nostra città di Crotone. Sacro non tanto per il luogo in sé, ma per la sacralità delle relazioni, per lo stile fraterno che parte dai più piccoli».

Il presule ha evidenziato la polifunzionalità degli spazi, pensati per i bambini, i giovani, le mamme, ma anche per chi è “sazio di giorni”: «È un modo per combattere le povertà educative e le solitudini esistenziali. Qui ognuno possa sentirsi voluto bene, chiamato per nome, accolto in ambienti curati che fanno sentire a casa».

Il nuovo “Sacro Cuore” diventa così segno concreto di Chiesa viva, animata da sacerdoti, suore e laici impegnati nel cammino sinodale.

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