La Svezia autorizza l’arrivo dei rifiuti di Crotone: via alle operazioni il 16 giugno

CROTONE – A partire dal 16 giugno 2025 inizieranno le attività di scavo per la bonifica delle ex discariche frontemare di Crotone, nell’ambito del progetto di rimozione e trasferimento dei rifiuti ind...

A cura di Redazione
28 maggio 2025 21:01
La Svezia autorizza l’arrivo dei rifiuti di Crotone: via alle operazioni il 16 giugno -
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CROTONE – A partire dal 16 giugno 2025 inizieranno le attività di scavo per la bonifica delle ex discariche frontemare di Crotone, nell’ambito del progetto di rimozione e trasferimento dei rifiuti industriali stoccati nell’area. Lo ha comunicato Eni Rewind, annunciando che le autorità svedesi hanno autorizzato l’importazione di 40.000 tonnellate di rifiuti, che verranno conferite entro il 25 maggio 2026 presso la discarica di Kumla, in Svezia.

La decisione di esportare i rifiuti in Svezia evita di smaltire presso la discarica di Columbra, come previsto da un precedente provvedimento contestato dalle autorità locali. L’autorizzazione svedese consente quindi di procedere con la bonifica secondo criteri di sicurezza e sostenibilità.

I rifiuti saranno trasportati in container via nave attraverso il porto di Gioia Tauro, in Calabria, e trasferiti nella penisola scandinava secondo le modalità previste dalle normative ambientali europee.

Il Comune di Crotone ha sottolineato come questa autorizzazione rappresenti un risultato rilevante per il territorio, frutto del lavoro congiunto tra Comune, Provincia e Regione, che negli ultimi mesi hanno agito in sinergia per definire una soluzione alternativa allo smaltimento locale.

È una scelta che tutela la salute pubblica e l’ambiente e che conferma la validità delle nostre istanze,” hanno dichiarato in una nota congiunta il sindaco Vincenzo Voce e il presidente della Provincia Sergio Ferrari.

L’accordo con le autorità svedesi consente di evitare lo smaltimento presso la discarica di Columbra, come previsto da un precedente provvedimento del commissario alle bonifiche, definito “illegittimo” dagli enti locali, che aveva già destinato le prime 50.000 tonnellate di rifiuti al sito provinciale.

Abbiamo chiesto e ottenuto il rispetto dei criteri di sicurezza e sostenibilità. Oggi possiamo parlare di un risultato concreto e positivo, che continueremo a perseguire anche per i quantitativi da conferire dopo il 2026,” hanno aggiunto Voce e Ferrari.

Le amministrazioni locali assicurano che continueranno a monitorare con attenzione l’intero processo e ribadiscono il massimo impegno nella tutela del territorio e nella gestione trasparente dei rifiuti industriali.

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