La psicologa: «Guardiamo ai nostri figli e non dimentichiamoci di quando bambini eravamo noi»

L’estate da sempre è la stagione del relax, ma come far vivere ai più piccoli un periodo sereno e soprattutto davvero rilassante? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Sara Angotti, psicologia e psicoter...

A cura di Redazione
10 luglio 2023 22:00
La psicologa: «Guardiamo ai nostri figli e non dimentichiamoci di quando bambini eravamo noi» -
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L’estate da sempre è la stagione del relax, ma come far vivere ai più piccoli un periodo sereno e soprattutto davvero rilassante? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Sara Angotti, psicologia e psicoterapeuta familiare.

Sara Angotti, psicologa e psicoterapeuta familiare

Prima di tutto non possiamo dimenticare la difficoltà di noi genitori di garantire un equilibrio ai bambini tra le mille cose da fare e momenti di pausa. Insomma, il planning settimanale a noi garantisce la sicurezza di dare ai bimbi opportunità, di contro però mette i piccoli nella condizioni di non poter vivere momenti di noia, questo perché oggi viviamo in una società che continua a iperstimolare.

Come destreggiarsi quindi?

Prima di tutto dobbiamo garantire ai bambini le opportunità di crescita: il confronto e la socializzazione in luoghi protetti e con figure adulte di riferimento è necessario. Spesso noi genitori abbiamo una vita dinamica ed è dunque fondamentale lasciare i bambini in luoghi che a noi per primi ispirano fiducia questo perché di conseguenza, nello stesso posto, avranno fiducia anche loro. è bene dare opportunità ricche di stimoli ma questi stimoli devono partire anche dalla loro creatività.

Qual è dunque il trucco?

Imparare noi prima di tutto a destreggiarci tra il planning super dinamico fatto di mille impegni e i momenti di sano ozio. Siamo noi che dobbiamo accettare i momenti di “noia” che garantiscono al bambino dei processi di sviluppo di pensiero che vanno verso la creatività. Oggi, spesso, i bambini non hanno la capacità, ad esempio, di inventare giochi e di procedere nelle attività ludiche per immaginazione, a meno che non vengono seguiti e, appunto, stimolati.

Durante l’estate i bambini cambiano le proprie abitudini, come possiamo garantire loro una vita regolare?

Tutte le regole per la sana crescita del bambino vanno contestualizzate all’interno del nucleo familiare o all’interno della rete di sostegno del bambino. Di norma è necessario, per garantire un sano sviluppo psicofisico, mantenere l’equilibrio del ritmo sonno-veglia: i bambini in età scolare hanno bisogno di riposare almeno 8 ore, perché servono per crescere. Si può spostare l’orologio, e quindi magari andare a letto un po’ più tardi ma bisogna rispettare sempre il benessere del bambino: se il bambino alle 23:00 è stanco dobbiamo accogliere la sua stanchezza soprattutto sapendo che il giorno dopo abbiamo delle attività programmate. In sintesi il bambino deve avere la garanzia di aver vissuto un adeguato riposo per poter affrontare la giornata.

A proposito di attività, il progetto dell’Equipe Multidisciplinare del Comune di Crotone sta riscuotendo un grande successo, di cosa si tratta?

Si tratta di un ciclo di laboratori e l’obiettivo è quello di poter aiutare i nuclei familiari, in un territorio sprovvisto o lacunoso, rispetto alla garanzia di attività per i bambini di inclusione e di potenziamento delle proprie abilità motorie. Ma non solo, l’intento è anche quello di sviluppare nei piccoli un’identità sana circondato da adulti di riferimento competenti e da un gruppo di pari età che favorisca crescita e confronto. In ogni iniziativa mettiamo al centro i bisogni di sviluppo dei bambini ma soprattutto le loro risorse.

Quanto è importante l’estate per un bambino?

L’estate fa bene alla salute fisica e soprattutto mentale perché in linea di massima la viviamo come il periodo dell’anno in cui ci si riposa. Vediamo però che al giorno d’oggi non è proprio così. Per molte famiglie non è un vero distacco dalla vita quotidiana ma è necessario per il bambino, sempre rispetto alla fase del suo ciclo di vita. Il bambino deve potersi garantire un anno in cui ha delle attività programmate che servono alla sua crescita cognitiva e allo sviluppo delle abilità ma anche dei periodi, sia durante l’anno che d’estate, che favoriscano le abilità di socializzazione, di inclusione, relazionali, ecco l’estate è il periodo favorevole.

Un consiglio ai genitori?

Guardiamo ai nostri figli e dall’alto della nostra conoscenza ed esperienza di adulti, non dimentichiamoci di quando bambini lo eravamo noi, questo ci aiuterà ad immedesimarci in loro.

V. R.

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