La consigliera Manuela Costanzo replica all’associazione La Tazzina della Legalità

"Tempi di attesa al pronto soccorso rispettano i protocolli d’accesso, basta con l’allarmismo e le critiche strumentali" si legge

A cura di Redazione
30 dicembre 2025 18:00
La consigliera Manuela Costanzo replica all’associazione La Tazzina della Legalità -
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Catanzaro - "Gentili rappresentanti de La Tazzina della Legalità, prendendo atto delle preoccupazioni espresse riguardo al caso dell'anziana signora, mi preme sottolineare che, nella mia doppia funzione di consigliera comunale e dipendente dell’Azienda Ospedaliera “Dulbecco”, rimango perplessa rispetto alle esternazioni rese pubbliche dal presidente dell’associazione, Sergio Gaglianese. Innanzitutto, la valutazione sui tempi di attesa al pronto soccorso dovrebbe essere effettuata con maggiore equilibrio e ragionevolezza, evitando di alimentare un clima di allarmismo che non rende merito del lavoro straordinario di medici e personale sanitario impegnati a salvare vite umane. Bisogna sempre tenere in mente che esistono protocolli specifici che il personale di triage deve rispettare nell’assegnazione dei codici di priorità, dicendo basta alla brutta abitudine di cercare per le vie brevi corsie preferenziale. I tempi d’accesso al pronto soccorso non dipendono dall'età del paziente, ma dalla gravità delle condizioni cliniche.

Per correttezza informativa, inoltre, voglio precisare che la dottoressa Simona Carbone riveste il ruolo di Commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera Universitaria 'Renato Dulbecco' e non dell'ASP, come riportato erroneamente nell’articolo. Se di criticità si parla, eventuali considerazioni andrebbero maggiormente focalizzate su problematiche dei servizi territoriali e di organizzazione, piuttosto che limitare il discorso a presunte disfunzioni interne dell'ospedale. I problemi della sanità a Catanzaro e in Calabria possono e devono essere risolti solo attraverso l’impegno consapevole e condiviso di tutti i soggetti preposti, lavorando insieme per migliorare i servizi e abbandonando, una volte per tutte, quella logica di critica distruttiva e strumentale che continua a fare male alla nostra terra e alle nostre professionalità, quotidianamente impegnate per il bene comune. Concludo con l’augurio che, specialmente in questo periodo di feste, il comportamento responsabile dei cittadini contribuisca a non ingolfare le corsie del pronto soccorso”.

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