La Candela del Natale: Solidarietà della Comunità Ucraina a Crotone per i Bambini
Padre Vasyl Kulynyak: "Il Natale è un momento di luce, anche nel buio della guerra"
Anche quest'anno la comunità ucraina di Crotone si è ritrovata presso la Chiesa di Santa Maria Protospataris per celebrare il Natale. Un'occasione che, come ogni anno, si è intrecciata con il tema del dono e della solidarietà, ma che ha anche dato spazio al ricordo e alla preghiera per le famiglie rimaste in Ucraina, sconvolte dalla guerra che ancora imperversa nel paese. A guidare la celebrazione, il sacerdote ucraino Padre Vasyl Kulynyak, che da quasi dieci anni è presente a Crotone, da quando l'Esarcato Apostolico ha cominciato a radicare la propria comunità di rito bizantino in provincia. Durante l'intervista, Padre Vasyl ci ha parlato dei significati del Natale e dell'impegno della comunità locale verso chi soffre in Ucraina.
"Il concetto del dono nel Natale per la comunità ucraina qui a Crotone è qualcosa di molto profondo", afferma Padre Vasyl. "Ogni anno, in Italia, l'Esarcato Apostolico organizza un'iniziativa chiamata Candela del Natale, un'azione che permette a chiunque lo desideri di partecipare contribuendo con una donazione. Noi distribuiamo candele, e in questa giornata speciale, chi partecipa può anche ricevere un panino chiamato Profora. La somma raccolta viene utilizzata tramite la Caritas del nostro Esarcato per aiutare i bambini malati in Ucraina, a cui le famiglie non riescono a garantire le cure necessarie a causa delle difficoltà economiche. Questo è un piccolo segno di speranza per loro, che anche in un momento di grande sofferenza possano sentire di non essere soli."
Parlando della comunità ucraina di Crotone, Padre Vasyl sottolinea la forza dell'unione tra i suoi membri: "In tutta Italia, le famiglie ucraine sono circa cento, ma la maggior parte delle persone qui a Crotone sono donne che lavorano come badanti. Purtroppo, molte di loro hanno lasciato la propria famiglia in Ucraina per potersi trasferire in Italia e sostenere a distanza i propri cari. Alcuni riescono a venire con la famiglia, ma non è la maggioranza. La situazione è difficile, ma la comunità è forte, e anche se lontane dai propri cari, le famiglie ucraine a Crotone sono molto unite."
La guerra in Ucraina, purtroppo, è ancora una realtà quotidiana. Anche se nei media globali sembra essere passata in secondo piano, le famiglie ucraine a Crotone non dimenticano. "Le nostre famiglie in Ucraina continuano a subire violenze e sofferenze indicibili. Noi qui cerchiamo di fare il possibile per aiutarli, sia con il supporto materiale che con la preghiera", racconta il sacerdote. "Parliamo sempre di pace, ma non di una pace che giustifica l'invasione, una pace che rispetta la dignità di ogni persona e la libertà di ogni popolo di scegliere il proprio destino. Noi parliamo di una pace giusta, che non significa abbandonare la lotta per la libertà del nostro popolo."
Le parole di Padre Vasyl sono intrise di dolore per ciò che sta accadendo in Ucraina. "Ogni giorno arrivano notizie drammatiche: i bombardamenti continuano, distruggendo infrastrutture vitali come centrali elettriche e acquedotti, impedendo alla gente di vivere una vita normale. E questo accade mentre un paese che si definisce cristiano sta cercando di distruggere la nostra nazione. La guerra non è solo contro l'esercito, ma contro i civili, contro la vita stessa."
Le parole di Padre Vasyl si fanno più intense quando si riferisce alla distruzione dei luoghi sacri e alle menzogne diffuse dal governo russo. "Molti dei territori che ora vengono distrutti erano città in cui si trovavano anche i fedeli della Chiesa russa. Eppure, questi stessi luoghi vengono bombardati, come se i loro fedeli non contassero. Questo è un tradimento della fede, un'ipocrisia insopportabile. La guerra non porta altro che tenebre. E il Natale, il momento di speranza, viene oscurato dalla devastazione."
Nonostante la devastazione che continua a colpire l'Ucraina, Padre Vasyl trova forza nel messaggio natalizio: "La luce di Cristo che nasce, anche nel buio della guerra, è la nostra speranza. Noi, come comunità, dobbiamo continuare a lottare, a pregare, a sperare, perché la luce vincerà sempre sulle tenebre."
Danilo Ruberto