La Calabria resta una cartolina estiva, mentre i suoi giovani ripartono

Tra abbracci, valigie e partenze, si chiude un’altra estate di ritorni brevi e partenze forzate

A cura di Redazione
25 agosto 2025 17:45
La Calabria resta una cartolina estiva, mentre i suoi giovani ripartono -
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Calabria - Come ogni anno, a fine agosto, le strade delle città e dei paesi calabresi iniziano lentamente a svuotarsi. Le valigie si riempiono e i saluti si fanno più stretti. È la fine delle vacanze estive per i tanti giovani – studenti e lavoratori – che, tra un volo low cost e un treno notturno, erano tornati a casa per qualche settimana.

Dai capoluoghi fino ai piccoli comuni dell’entroterra, agosto è da sempre il mese del ritorno. Sono giorni intensi, colmi di racconti e risate, di incontri e delle classiche frasi: "Quando sei arrivato?", "Quanto ti fermi?". Ma sono anche giorni di una consapevolezza amara: che tutto questo, presto, finirà.

Molti sono ripartiti oggi, altri lo faranno nei prossimi giorni. Direzione nord, centro Italia, estero. Chi verso università, chi verso un lavoro trovato dopo tanti sacrifici, chi ancora in cerca di un’opportunità che qui, purtroppo, non è arrivata. E allora il rientro diventa più di un semplice viaggio: è una rinuncia forzata.

La Calabria continua a pagare il prezzo dell’emigrazione giovanile. La mancanza di opportunità e investimenti costringe intere generazioni a cercare altrove ciò che qui non trovano. Eppure, ogni estate dimostra quanto forte sia il legame con le proprie radici.

I giorni trascorsi a casa diventano un rito, un tempo sospeso in cui si respira qualcosa di autentico.  Resta la speranza che, un giorno, quel ritorno non sia più solo temporaneo.

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