Kroton Nuoto, l'assessore allo sport replica: "Massimo sforzo per tutelare gli atleti, ma è un contenzioso privato"
L’assessore Bossi risponde alle preoccupazioni dei genitori dei ragazzi della Kroton Nuoto: “La politica ha fatto tutto il possibile. Il conflitto è tra privati, ma noi siamo dalla parte degli atleti”

Mentre monta la protesta delle famiglie degli atleti della Kroton Nuoto, esclusi dagli spazi della piscina comunale, l’amministrazione replica alle accuse di silenzio e immobilismo. «La domanda che si pongono le mamme è: perché la politica non parla?», riportano alcuni presenti. Cosi ha dichiarato questa sera l'assessore allo sport Luca Bossi, rispondendo alle nostre domande: «Non è per le elezioni o per evitare scontri con la Rari Nantes. La verità è che siamo di fronte a una controversia tra privati, su cui la politica può fare ben poco».
Secondo l’amministrazione, tra giugno e luglio si sono svolti diversi incontri tra le parti in causa, con l’obiettivo di trovare una convergenza. Tentativi, però, andati a vuoto: «Abbiamo cercato ogni settimana una mediazione, ma trattandosi di una diatriba privatistica – confermata anche da una sentenza del Consiglio di Stato – non possiamo intervenire nel merito».
Il punto fermo, rimarca Bossi, resta la tutela degli atleti: «Il nostro impegno è garantire il diritto allo sport ai ragazzi. Divergenze economiche o gestionali vanno risolte nelle sedi opportune, ma noi siamo e restiamo vicini agli sportivi. Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo».
Un messaggio che cerca di rassicurare famiglie e ragazzi, mentre il futuro della piscina e della convivenza tra le due realtà sportive resta ancora incerto.
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