Italia Nostra: “Il Parco Zanotti Bianco torni ai cittadini”. Il Comune rassicura
Italia Nostra chiede tutela e fruibilità dell’area verde inaugurata nel 2007, mentre il sindaco Voce annuncia nuovi interventi sul verde cittadino
Il Parco Umberto Zanotti Bianco, polmone verde di Crotone, nacque quasi cinquant’anni fa grazie all’impegno di studenti, docenti e delle associazioni, in particolare Italia Nostra, che ne curò la crescita fin dagli anni Settanta. Inaugurato ufficialmente nel 2007, oggi il parco resta chiuso al pubblico, dopo che nel 2024 una perizia agronomica ha censito 94 piante a rischio, da sottoporre a potatura, cablaggio o abbattimento per garantirne la sicurezza.
Proprio in occasione dell’anniversario della morte di Umberto Zanotti Bianco, fondatore di Italia Nostra, l’associazione ha voluto ricordarlo con un appello alla tutela del parco (LEGGI QUI).
Teresa Liguori, presidente di Italia Nostra Crotone, ha sottolineato: «Il Parco Zanotti Bianco fu voluto da Italia Nostra insieme agli studenti e inaugurato nel 2007. Ci auguriamo che il nuovo progetto rispetti la finalità del parco, che deve restare uno spazio fruibile per i cittadini e per i visitatori dell’ospedale. Italia Nostra chiede da sempre la salvaguardia del patrimonio storico, paesaggistico e naturale: non possiamo distruggere ciò che ci è stato consegnato». Difatti ogni anno, il 28 agosto, Italia Nostra celebra Umberto Zanotti Bianco proprio nel parco. Per la chiusura, lo scorso anno è stato celebrato presso il vicino parco Vincenzo Scaramuzza, quest'anno invece presso il Comune.
Sul fronte istituzionale, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha ricordato gli interventi in corso: «Così come tutti i parchi della città, anche il Parco Zanotti Bianco è oggetto di riqualificazione. Alcuni alberi sono stati abbattuti perché pericolosi: l’anno scorso uno è caduto e si è rischiato molto. Da due anni stiamo portando avanti un lavoro importante di manutenzione del verde e di ripristino delle alberature, anche su via Piaroma e sul Lungomare».
Il parco rimane chiuso, ma sia l’associazione che l’amministrazione comunale auspicano che i lavori consentano presto di restituire alla città un’area verde che rappresenta memoria, identità e qualità della vita urbana.
