(VIDEO) Una casa su ruote, una galleria sul mare: Sharpy e Finten, artisti di passaggio a Crotone
Nel loro camper c’è tutto: un letto, una chitarra, i fornelli, le pentole. Tanto riso da condire con ceci e fagioli, ma anche pacchi di pasta "perché la cucina italiana ci piace"...
Nel loro camper c’è tutto: un letto, una chitarra, i fornelli, le pentole. Tanto riso da condire con ceci e fagioli, ma anche pacchi di pasta “perché la cucina italiana ci piace”, ci raccontano ridendo. Oggi sono a Crotone, ieri erano altrove. Domani chissà. Sharpy e Finten, padre e figlio irlandesi, viaggiano in lungo e in largo per l’Europa, portando con sé una casa su quattro ruote e una piccola mostra itinerante fatta di disegni, musica e libertà.
“Forse tra i bagni più belli in Italia ci sono Crotone e la Puglia”, ci dicono mentre ci invitano a salire sul loro camper. Dentro c’è ordine, luce e colore. Una piccola finestra affacciata sul mare, che per loro non è solo un panorama, ma un’idea di libertà.
Sharpy è il papà, curioso e attento, conosce bene l’italiano. Parla con calma, ascolta, risponde. Finten, invece, è il cuore artistico dei due. Ha poco più di vent’anni e un talento che colpisce per immediatezza e sincerità. “Dipingo da quando ero bambino, forse da quando avevo due o tre anni. All’asilo già disegnavo tutto il tempo”, ci dice con semplicità. I suoi lavori, ritratti immaginati e reali, volti di personaggi famosi come Ozzy Osbourne, Nina Simone, Che Guevara, Jim Morrison, li incornicia con cura e li espone ogni sera sul lungomare di Crotone.
“Viviamo di questo”, ci raccontano. “Ieri sera ne abbiamo venduti cinque“, ci ha detto Sharpy. Non chiedono nulla, non impongono nulla. Mostrano. E Sharpy di mestieri ne ha fatti tanti nella sua vita. Sa anche aggiustare i motori. Se qualcuno vuole acquistare un disegno, lo fa. Altrimenti, si scambia una parola, un sorriso. Una stretta di mano. Anzi, mentre siamo andati a trovarli ci siamo lasciati con la promessa di una birra ghiacciata durante la loro mostra. “Io non ho frigo sul lungomare, portala bella ghiacciata anche per me che poi te la pago”. E la semplicità di Sharpy, che a Crotone c’è stato tante volte. “Il mondo non ha barriere”, dice Finten mentre sistema le sue cornici per mostrarcele.
Qualcuno, a Crotone, ha fatto amicizia con lui. E ci esce. Parlano in inglese. Sono ragazzi e ragazze della nostra città. Finten ricambia con sguardi pieni di riconoscenza. “È bello fare connessione con le persone attraverso l’arte, la musica, i film. È questo che ci tiene uniti”, ci dice. E mentre parla, si percepisce l’idea di libertà, quella di chi guarda il mondo come qualcosa che può ancora migliorare, semplicemente parlando, condividendo.
Li abbiamo incontrati di mattina, prima del pranzo. Stavano finendo di fare il bucato, immersi nelle loro cose. “L’unica barriera che esiste è la mancanza di rispetto, le cattive energie. Ogni cosa è libertà”, ci dice Sharpy.
La sera, sul lungomare, le cornici con i disegni di Finten brillano sotto le luci gialle dei lampioni. Qualcuno si ferma, guarda, sorride. È come passare davanti a una piccola galleria d’arte nata dal cuore e dal vento. Una casa su ruote, un figlio che disegna, un padre che ascolta e, davanti a loro, il mare.
Danilo Ruberto